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Hera corre a passo veloce verso la transizione verde | L’analisi

Piace al mercato il secondo sustainability-linked bond di Hera, che raccoglie richieste di sottoscrizione pari a 4,5 volte l’ammontare offerto.

Nel dettaglio, il bond del valore di 600 milioni di euro ha ricevuto richieste per circa 2,7 mld euro.

Hera ha inoltre sottoscritto una linea di credito revolving sostenibile da 450 mln euro.

Immediati i primi giudizi degli analisti.

La mossa, commenta infatti Banca Akros, “consente alla società di estendere la sua duration media del debito e sostiene il piano di investimenti di Hera nella transizione verde”.

Rating accumulate e prezzo obiettivo a 3,2 euro confermati (+0,59% a 2,714 euro il titolo in Borsa).

Anche il secondo sustainability-linked bond, analogamente a quello lanciato nel 2021, ha riscontrato appunto un grande interesse.

L’operazione ha visto una significativa partecipazione di investitori internazionali (Francia, Germania, Olanda e Gran Bretagna), in buona parte specializzati in prodotti di finanza sostenibile.

La forte domanda e la qualità degli ordini ricevuti hanno quindi permesso di fissare il prezzo a livelli eccellenti.

Sarà pagata una cedola annuale a tasso fisso del 4,250%, mentre il rendimento al momento dell’emissione è pari a 4,310%.

A partire dalla data di pagamento interessi del 2032, è previsto un eventuale step-up (aumento del tasso di interesse) nel caso in cui la società non dovesse raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Green House Gas misurata in tonnellate di CO2 (aumento del tasso di 0,30%) e aumento della quantità di plastica riciclata in migliaia di tonnellate (aumento del tasso di 0,20%).

Il sustainability-linked bond si inserisce nella strategia del gruppo Hera finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’aumento dei quantitativi di plastica riciclata.

In particolare, il Gruppo Hera punta a ridurre le emissioni di gas serra del 37% al 2030 (rispetto al 2019), grazie ad azioni concrete al proprio interno e al coinvolgimento di fornitori e clienti, relativamente alla vendita di energia elettrica e gas: un obiettivo tra i più ambiziosi per un’azienda in Italia, validato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi).

Per quel che concerne invece il secondo target, la multiutility punta ad aumentare del 150% i quantitativi di plastica riciclata al 2030 (rispetto al 2017), anche grazie ai circa 1,2 mld di investimenti previsti nel settore ambiente nel Piano industriale 2022-2026.

Prima società in Italia a emettere un green bond già nel 2014, seguito da altre due obbligazioni “verdi” nel 2019 e nel 2022, e dal lancio, nel 2018, della prima linea di credito revolving sustainability-linked, Hera è stata anche tra le prime aziende italiane a emettere un sustainability-linked bond, due anni fa.

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