Si rinnova l’appuntamento di inizio estate a Norcia. I prossimi 17 e 18 giugno, il Borgo ospiterà il NORCIA 2022 – GLOCAL ECONOMIC FORUM ESG89 giunto alla sua terza edizione.
Il forum inaugurale ‘Istituzionale’ si terrà a partire dalle 18.00 in Piazza San Benedetto, mentre la sessione scientifica su ‘Sostenibilità Energetica e del Materiali’ si svolgerà sabato 18 giugno a partire dalle ore 10,30 presso il DIGIPASS in Via Solferino a Norcia.
Il quartier generale dell’evento, come di consueto, sarà Palazzo Seneca.
Attesi oltre 200 ospiti nel borgo di San Benedetto, Patrono d’Europa. Imprenditori, manager, consulenti, rappresentanti delle istituzioni, docenti universitari ed esperti provenienti da tutta Italia si ritroveranno nel ‘silenzio’ di Norcia per meditare e poi confrontarsi.
La ‘magia’ di Piazza San Benedetto illuminerà lo spirito e le menti degli ospiti del forum. Un’agorà ancora segnata dalle ferite del terremoto del 2016 e che in questa occasione offrirà spunti di dibattito in ordine allo scoppio inatteso dell’evento bellico che da fine febbraio sta devastando il centro dell’Europa e gli equilibri socio-economici mondiali.
Balzo straordinario dell’inflazione, speculazione sui prezzi dell’energia e delle materie prime, erosione del potere d’acquisto, salita dello spread: sono solo alcuni dei segnali preoccupanti che condizioneranno inequivocabilmente i prossimi mesi.
“Ora et labora – sostiene Giovanni Giorgetti patron del NORCIA 2022 GLOCAL ECONOMIC FORUM ESG89 – è la frase chiave della “regola benedettina“, il principio ispiratore di San Benedetto, uno dei cardini storici della cultura nostrana. Ed è una frase che stimola da secoli uniche meditazioni e riflessioni e che ci ha spinto da oramai tre anni ad organizzare proprio a Norcia il più prestigioso incontro nazionale con al centro i temi della sostenibilità, della resilienza e dell’heritage culturale. Ora più che mai divenuti attuali e stringenti.
La preghiera e il lavoro, dunque, insieme alla contemplazione e all’impegno materiale. L’anima e il corpo. La spiritualità e l’intelligenza del cuore e delle mani. Utili anche per far funzionare meglio le nostre imprese. Oggi da coniugare con una sana sostenibilità”.
‘Torniamo ad incontrarci a Norcia: economisti, industriali, Istituzioni si ritroveranno i prossimi 17 e 18 giugno per la terza edizione di questo evento, iniziato nel 2020, nell’anno in cui tutto il mondo si era dovuto fermare in primavera a causa della pandemia – sottolinea Nicola Alemanno sindaco di Norcia – Dal nostro Borgo, città in cui questa nuova emergenza si sommava a quella del sisma 2016, abbiamo lanciato un segnale forte di speranza.
Non a caso è stata scelta per l’evento piazza San Benedetto, la nostra agorà, dove i relatori, ospiti e pubblico che saranno presenti a Norcia in questi due giorni, avranno modo di vedere come stia cambiando la città. Oltre alla ricostruzione privata è partita anche quella pubblica e i suoi “effetti” sono visibili nei due grandi cantieri proprio in Piazza San Benedetto; quello del Palazzo Municipale e della Basilica.
Heritage culturale, resilienza e sostenibilità – conclude Alemanno – sono i temi che faranno da filo conduttore nei panel proposti, e dalla terra di San Benedetto dobbiamo volgere lo sguardo e le nostre attenzioni al cuore dell’ Europa, dove la guerra sta imperversando e mina pericolosamente un valore che abbiamo dato per scontato e che invece ci siamo ricordati, improvvisamente, che non lo è: la Pace. Benedetto fu definito da Paolo VI “operatore di pace” e la Fiaccola benedettina che portiamo in Europa sottolinea la ferma condanna di una guerra scatenata per il volere di pochi. San Benedetto possa allora illuminare le menti, far si che si torni al dialogo, tacciano le armi e il suo insegnamento mostri a tutti noi la via da seguire’.
‘Dopo due anni di Pandemia – evidenzia la Presidente della Regione dell’Umbria Donatella Tesei – un nuovo improvviso evento negativo incombe su tutti noi e sulla Regione che guido: la guerra in Europa. Ampie sarebbero le riflessioni da fare su questo tema e doveroso è l’auspicio che la diplomazia riconquisti centralità, tacciano le armi e si possa tornare alla pace, al commercio ed alla cooperazione internazionale.
In questa sede però sono le considerazioni socio-economiche quelle dovute, e l’Umbria – che meglio della media italiana ha saputo resistere alla crisi Covid nel 2020 e poi rilanciarsi nel 2021, sia in termini di Pil che di tasso di disoccupazione – ancora una volta deve dimostrare dapprima resilienza e poi capacità di recupero delle proprie imprese e delle proprie famiglie.
Il contesto è radicalmente cambiato, ancora una volta: l’inflazione che da vent’anni non conoscevamo più è rilevante e non di brevissima durata minacciando redditi fissi e ciclo economico. Le doverose politiche monetarie restrittive delle banche centrali dopo 15 anni di espansione graveranno sulla ripresa dell’economia, il debito pubblico e privato tornerà ad essere un onere pesante. In questa nuova fase – conclude la Presidente – un Governo Regionale ha il dovere di continuare ad alimentare lo sviluppo tramite i fondi del PNRR che riesce ad intercettare, attraverso le grandi opere e l’intervento delle proprie partecipate: tutti interventi anticiclici, che devono impedire anche il crollo della fiducia di aziende e famiglie. Non ho dubbi che anche in questa nuova difficile sfida il tessuto imprenditoriale umbro saprà fare squadra per uscirne più forte e più coeso’.