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Francesco Clementi (Costituzionalista): «Il governo Draghi è chiamato a porre le basi per la ricostruzione dell’Italia»

«Il governo Draghi è chiamato come fu allora per Alcide De Gasperi, a porre le basi per la ricostruzione dell’Italia». Questa la convinzione espressa dal costituzionalista Francesco Clementi, secondo cui le forze politiche, «a maggior ragione se di sponde opposte, sono chiamate a stabilizzare il futuro del Paese con riforme ulteriori a quelle di Draghi, progettando, con consapevole responsabilità, una democrazia matura che confermi la legittimazione della loro funzione costituzionale».

In un’intervista ad Avvenire, Clementi spiega che le prime riforme da fare derivano dalla riduzione del numero dei parlamentari: riforma dei regolamenti parlamentari, introduzione della seduta comune per il voto di fiducia, l’elettorato attivo per i diciottenni, la riforma dell’articolo 57 della Costituzione, con l’introduzione di circoscrizioni pluriregionali per il Senato, la riduzione del numero dei delegati regionali per l’elezione del Capo dello Stato.

Nei due anni di legislatura, secondo Clementi, le forze politiche potrebbero anche affrontare il nodo irrisolto del rapporto Stato-Regioni e l’introduzione della sfiducia costruttiva, ma anche la tutela dell’ambiente e il diritto di accesso a internet.

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