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Entro il 2025 disponibili 21.000 colonnine elettriche lungo le strade | Lo scenario

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, illustra le priorità del suo dicastero e i principali obiettivi raggiunti in tre mesi di attività. Dall’installazione di oltre 21 mila colonnine elettriche per riqualificare la rete di distribuzione del carburante, fino al nucleare di quarta generazione necessario per il Paese, per arrivare al piano per fare dell’Italia l’hub del gas nel Mediterraneo. E ancora, il sì strappato a Bruxelles per ottenere che oltre 2 miliardi del Pnrr finanzino a fondo perduto le comunità energetiche che decideranno di rendersi autonome grazie agli impianti rinnovabili.

In particolare, Pichetto Fratin sottolinea come il piano colonnine per la mobilità elettrica lanciato dal Mase con due decreti firmati sia cruciale per il Paese: «Con i due decreti che ho appena firmato, verranno installate entro la fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane, escluse quindi le autostrade, e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città. Il piano non lascia indietro alcuna area del Paese, grazie al grande lavoro fatto dai tecnici del ministero», dice in un’intervista per Mf-Milano Finanza.

Tra le altre misure in arrivo, prosegue, «c’è in fase di finalizzazione un provvedimento che impiega 2,2 miliardi di euro del Pnrr a favore di iniziative private o pubbliche di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. I finanziamenti saranno destinati in particolare ai comuni sotto i 5mila abitanti. Abbiamo l’obiettivo così di consentire la produzione di energia destinata soprattutto all’autoconsumo delle piccole comunità».

Il ministro si schiera anche a favore del nucleare: «Il mio parere è che l’Italia dovrà prendere in considerazione anche il nucleare di quarta generazione, che sarà pronto tra 10/15 anni. Ma questo potrà avvenire solo dopo un ampio confronto nel Parlamento». E difende la scelta di installare i rigassificatori galleggianti di Piombino e Ravenna: «Ci servono entrambi subito», dice, «a partire dal 2024, prima Piombino e poi Ravenna, garantiranno ogni anno, ciascuno, 5 miliardi di metri cubi di gas».

Quanto al tetto di 180 euro a Megawattora sul prezzo del gas, secondo Pichetto Fratin, la sua validità non viene meno oggi che i prezzi sono scesi: «I depositi oggi sono pieni all’84% contro il 68% dello scorso anno in questo stesso periodo. L’inverno sino ad oggi mite ci ha consentito di risparmiare molto gas, ma i prezzi attuali sono così bassi anche perché l’Europa ha adottato un accordo sul price cap. Tutto questo ci tornerà utile a partire dalla prossima primavera, quando dovremo ricostituire gli stoccaggi in previsione dell’inverno 23/24».

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