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[Lo scenario] Ecobonus auto, 10 miliardi in 10 anni. Ecco il piano del Governo per aiutare la transizione del settore automotive

Dal mercato auto Europa arriva un nuovo segnale negativo: a gennaio sono state immatricolate 822.423 vetture, il 2,4% in meno dello stesso mese del 2020, ma rispetto al 2019 la flessione è del 32,9%. Un nuovo record negativo in termini di volumi, dovuto in gran parte ai problemi di fornitura dei microchip, “il livello più basso da 22 anni”, osserva l’Unrae.

Tra i cinque maggiori mercati, tutti in calo – sottolinea il Centro Studi Promotor – è l’Italia a registrare, dopo la Spagna, il peggiore risultato (-34,8%). Un nuovo campanello d’allarme che potrebbe portare il governo ad accelerare sulle misure attese dal comparto.

“Il confronto con il ministero dell’Economia è ancora aperto, non si sa se già dal consiglio dei ministri di domani arriverà qualche decisione. L’ipotesi è quella di un grande fondo da un miliardo l’anno per almeno tre anni. Bisogna valutare ciò che serve per gli Ecobonus e ciò che serve per la transizione”, spiega il viceministro dello Sviluppo Economico Gilberto Pichetto al webinar dell’Anfia.

L’ipotesi allo studio è di arrivare a stanziare un miliardo di euro all’anno per dieci anni. “C’è un problema di accompagnamento della transizione della filiera per i prossimi dieci anni, i più difficili saranno gli anni 2025-2030. Stiamo lavorando. E’ una battaglia comune”, dice Pichetto.

Le associazioni Anfia, Motus-E, Ancma e Anie sottolineano che un piano triennale di incentivi per l’auto elettrica e per tutta la filiera è necessario, ma bisogna progressivamente ridurre la dipendenza del mercato dalle misure di sostegno. Il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, avverte: “alle parole devono seguire i fatti senza ulteriori indugi. Il Pnrr potrà dare un contributo importante, ma senza l’apporto del comparto auto, che con l’indotto vale il 12% del Pil, l’obiettivo di accorciare le distanze in termini di crescita con i nostri partner europei sarebbe ancora più difficile”.

“Siamo già fuori tempo massimo”, avverte la Fiom che ha convocato a Torino il 23 febbraio l’assemblea ‘Safety car’ con 200 delegati da tutta Italia: ci saranno il leader della Cgil, Massimo Landini, la numero uno della FIom Francesca Re David, il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Il gruppo Stellantis, che l’1 marzo presenterà ad Amsterdam il piano strategico, ha immatricolato a gennaio 156.673 auto, il 12,4% in meno dello stesso mese del 2021. La quota di mercato è in calo dal 21,2% al 19,1%. 

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