Nel 2° trimestre del 2024 l’export dei distretti industriali è tornato a crescere, seppur lievemente, mostrando un aumento tendenziale dell’1,4% a prezzi correnti. Il bilancio dei primi sei mesi dell’anno diviene così di poco positivo, evidenziando un progresso pari al +0,2%. La fase di debolezza non si può dire terminata, ma questa inversione di tendenza è un chiaro segnale di tenuta in un contesto internazionale caratterizzato da una domanda poco brillante.
Nel trimestre il numero dei distretti in crescita è tornato a salire, portandosi a quota 70 da 53 del primo trimestre.
L’industria agro-alimentare ha continuato a crescere (+6,4% nel secondo trimestre).Sono rimasti in territorio positivo anche i distretti specializzati in beni di consumo della moda (+5,7%), spinti principalmente dall’Oreficeria di Arezzo. Gli altri settori, pur non tornando a crescere, hanno evidenziato un’attenuazione se non un azzeramento del calo tendenziale.
Tra i distretti che hanno risentito maggiormente del peggioramento delle condizioni di domanda vi sono: la Pelletteria e delle Calzature di Firenze e i Metalli di Brescia.
L’analisi dei mercati di sbocco restituisce una fotografia a luci e ombre:
- i distretti sono riusciti a sfruttare le opportunità di crescita provenienti dai mercati extra-europei
- le vendite estere hanno sofferto cali in gran parte dei principali mercati europei, con l’eccezione della Spagna
- inversione di tendenza delle esportazioni in Cina che, dopo un buon primo trimestre, hanno registrato (-5,1%) nei mesi primaverili, a causa soprattutto degli arretramenti dei flussi di meccanica e mobili.
A livello territoriale, nel 2° trimestre 2024 spiccano i dati positivi dei distretti del Centro (+12,8%) e del Mezzogiorno (+3,9%), con bilancio positivo anche nel complesso dei primi sei mesi dell’anno. Nel Nord l’evoluzione dell’export è rimasta negativa, ma la riduzione si è attenuata e alcune regioni, come Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte, hanno addirittura registrato un aumento dei valori esportati.
Nella seconda parte dell’anno l’evoluzione dell’export dei distretti industriali italiani continuerà a essere condizionata dalla debole dinamica degli scambi mondiali di merci. Resterà pertanto alta la variabilità dei risultati, in funzione del settore di specializzazione, delle aree geografiche presidiate e del posizionamento competitivo.
Distretti_industriali_settembre_2024