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Fabiana Dadone (Ministro PA): «Con il rinnovo del contratto delle funzioni locali, diamo sempre più valore al personale degli enti territoriali»

Incrementi a regime del 3,48%, corrispondenti a un beneficio medio complessivo di poco più di 190 euro mese, distribuito in modo equilibrato tra la rivalutazione della parte fissa della retribuzione e le risorse utilizzate in sede locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali.

La rivalutazione tabellare a regime è di 125 euro al mese più gli incrementi di parte accessoria che riservano particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati all’erogazione dei servizi. Sono queste le condizioni economiche dell’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale dell’Area Funzioni locali per il triennio 2016-2018, ipotesi su cui il Cdm di ieri sera ha deliberato di autorizzare il Ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ad esprimere il parere favorevole.

“Dobbiamo sempre più riconoscere e valorizzare il lavoro del pubblico impiego degli enti territoriali che sono normalmente in prima linea nel rapporto con i cittadini e ancor più, durante questa emergenza, hanno rappresentato un presidio di coesione e sicurezza fondamentale per la popolazione”, ha commentato il ministro Dadone. La titolare di Palazzo Vidoni ha aggiunto: “La Pubblica amministrazione sta affrontando una fase di cambiamento epocale che non potrà che camminare sulle gambe di un personale sempre più motivato e qualificato”. 

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