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Claudio Descalzi (CEO Eni): «L’idrogeno può dare grandi soluzioni nel mondo industriale e nella mobilità pesante»

“Si parla dell’idrogeno da 30 anni. Oggi però c’è la necessità di un mix con diversi vettori energetici. Abbiamo bisogno di nuovi vettori, l’idrogeno è raro, ma può dare grandi soluzioni nel mondo industriale, e nella mobilità pesante”. Così Claudio Descalzi, ceo di Eni, intervenendo al forum de “il Sole 24 Ore” dal titolo “La strategia sull’idrogeno e la transizione energetica”.

“Su questa tecnologia ci siamo attrezzati, avremo delle funzioni di rifornimento multifunzionali anche con l’idrogeno. In futuro ci sarà una crescita anche per l’idrogeno nella mobilità leggera, anche se oggi non è efficiente, anche rispetto all’elettrico. Probabilmente i veicoli pesanti saranno predominanti, anche nel trasporto navale e in quello ferroviario l’idrogeno è un’alternativa”, spiega Descalzi

In Europa nel 2050 si prevede di arrivare a 300 milioni di tonnellate di idrogeno prodotto, dalle 75 attuali, di cui il 43% blu e il 48% sarà verde, quindi ottenuto da fonti rinnovabili. Descalzi su questi numeri chiede chiarezza metodologica: “Nel futuro avremo solo idrogeno verde, ma oggi i costi e la domanda sono alti, serve tecnologia economica. E’ fondamentale porre obiettivi, ma anche come gli obiettivi si raggiungono. Da 20 anni diciamo che il carbone deve sparire, ma ancora oggi il carbone vale il 37% della produzione energetica globale, e produce il 72% delle emissioni. Si deve creare un contesto per raggiungere i target che ci si prefigge”

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