«Non si trovano i soldi perché si pensa che il sociale sia un costo e non un investimento. Si agisce di rimessa e, se avanza qualcosa, si finanzia il Welfare. Al resto pensano le famiglie». A dirlo è la sociologa Chiara Saraceno in un’intervista al quotidiano Il Manifesto.
«La vicenda di questi fondi è misteriosa – afferma -. La ministra per la Famiglia Elena Bonetti sostiene che nel piano ci sono 4 miliardi 600 milioni, ma sarebbero destinati anche alle scuole per l’infanzia e altri servizi. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che per i nidi ci sono 230 mila posti. Sia chiaro: è un bene che siano stanziati questi fondi. Il problema è che non sono sufficienti per raggiungere l’obiettivo che ci si era dati nel 2010».
Secondo Saraceno, «per arrivare al 33% di nidi finanziati dal pubblico, quindi gratuiti, ci vorrebbero 300 mila posti in più, per un ammontare di 4 miliardi e mezzo per le spese di impianto. Poi bisognerebbe dotare i comuni di altri fondi per la gestione, altrimenti si costruirebbero cattedrali nel deserto inutilizzate».
«Come Alleanza per l’Infanzia – aggiunge – abbiamo chiesto di raggiungere una copertura del 33% non come media nazionale, ma almeno a livello regionale». «Se il governo non fissa obiettivi stringenti a questo livello – conclude – continuerà a piovere sul bagnato».