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Anna Pupino, Agici: “Investimenti in energie rinnovabili accelerano con impianti sotto 1 MW”

“Al 2030 l’obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti è del 55% a livello europeo, ma in Italia riguarda solo i settori non Ets e interessa circa il 40% di riduzione delle emissioni rispetto ai livelli del 2005”.

Lo ha ricordato Anna Pupino, coordinatrice dell’Osservatorio Oir di Agici, durante il workshop ‘Net Zero Economy al 2050: miraggio o realtà?’ in cui viene presentato l’Osservatorio Rinnovabili Oir 2024 in collaborazione con Edison.

Nel 2022 l’Italia ha prodotto 414 tonnellate equivalenti CO2 in termini di emissioni, di cui il 69% nel settore trasporti, continua l’esperta, che individua quindi un aspetto rassicurante nell’accelerazione sugli investimenti in rinnovabili – anche se principalmente di piccola taglia, sotto 1 MW.

I settori non Ets “presentano i profili più difficili in termini di riduzione delle emissioni”.

Particolare attenzione deve poi essere rivolta alla capacità esistente: degli 83 GW attualmente esistenti, al 2050 molti degli impianti attualmente in funzione saranno obsoleti e sarà necessario costruirne di nuovi.

Tra il 2024 e il 2050, inoltre, i principali operatori del settore prevedono 174 mld euro di investimenti allocati per lo sviluppo di 148 GW addizionali, di cui 62 in eolico e 48 in fotovoltaico.

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