Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Simon Williamson (direttore pedagogico Berlitz): «Insegnanti di lingue devono avere abilità trasversali, non basta essere madrelingua»

Con la pandemia sono aumentate le persone che hanno deciso di intraprendere la carriera di insegnanti di lingue. A constatarlo è anche ELEInternacional, una scuola che forma insegnanti di spagnolo, confermando la coincidenza temporale. Simon Williamson, direttore pedagogico europeo per Berlitz, però spiega: «Tutti coloro che decidono di formarsi come insegnanti di lingue devono tenere presente che non basta conoscere perfettamente una lingua e che, a maggior ragione dall’avvento dell’e-learning sperimentato a seguito di Covid-19, un insegnante deve avere molte altre abilità».

Secondo Williamson, responsabile pedagogico dell’azienda internazionale dedicata alla formazione linguistica e culturale su scala globale, «sebbene le competenze essenziali non siano cambiate nella sostanza, la pandemia ha fatto sì che oggi gli insegnanti debbano essere più versatili che mai per essere in grado di adattarsi sia all’e-learning che all’insegnamento faccia a faccia o all’apprendimento misto (una combinazione dei due precedenti). Oltre alle competenze tecnologiche, le competenze trasversali sono ancora più importanti oggi rispetto a prima della pandemia»

E difatti le soft skills, la combinazione di abilità sociali, comunicazione, intelligenza emotiva e persino la personalità e l’atteggiamento del candidato, sono quelle abilità difficili da vedere in un curriculum. Nel settembre 2020, il portale per l’occupazione Jobatus ha riferito che le aziende richiedevano competenze trasversali il 31% in più rispetto all’anno precedente.

Quali? A spiegarlo è lo stesso Williamson. «Un insegnante di lingue deve essere paziente e ancora di più se affronta le lezioni attraverso uno schermo. Ogni studente è diverso e ha bisogno di tempo e comprensione in modi diversi. A loro volta, le qualità comunicative sono essenziali, evidenziando l’ascolto attivo, che consiste nel saper ascoltare e riuscire a far sentire lo studente a suo agio e al sicuro. Attraverso l’ascolto attivo conosceremo anche le esigenze dello studente e saremo in grado di adattare contenuti e metodi di apprendimento in base alle sue capacità e interessi».

Secondo il dirigente di Berlitz, serve leadership per farsi seguire dagli alunni, specialmente attraverso le lezioni online. Ma è fondamentale anche possedere consapevolezza culturale, nei confronti degli alunni, che possono avere diverse culture. Nell’era della didattica a distanza assume un ruolo di rilievo la creatività, creando iniziative innovative per rendere l’insegnamento più efficace per tutti gli studenti. Un’abilità che presuppone anche una buona conoscenza digitale dei mezzi con cui si lavora.

Con queste forti predisposizioni sarà possibile lavorare nel settore e rendere un buon servizio, anche se non si è madrelingua. A volte gli insegnanti che non conoscono la lingua fin dall’infanzia hanno dedicato così tanto tempo alla loro formazione da avere ancora più strumenti, rispetto ai madrelingua, comunque molto efficaci, per formare altre persone e gestire le difficoltà degli studenti. Al di là dell’esperienza che può essere dimostrata nel curriculum, è essenziale dimostrare competenze trasversali e predisposizione all’uso di nuove piattaforme digitali per superare con successo un colloquio per una posizione di insegnante di lingue. 

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.