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SACE sul podio della sostenibilità: cresce la reputazione green sul web

SACE scala la classifica dell’ESG Reputation Index e raggiunge il quindicesimo posto tra le 200 aziende più sostenibili sul web e arriva terza sul podio nel settore della finanza. L’ESG Perception Index, realizzato da Reputation Science società leader in Italia nell’analisi e gestione della reputazione, misura la percezione di sostenibilità delle aziende e ha riconosciuto – e premiato – il racconto dell’evoluzione di SACE, al fianco delle imprese italiane e per lo sviluppo sostenibile del Paese.

L’azienda guidata da Pierfrancesco Latini, che già ha ricevuto il sigillo di qualità “Green Star Sostenibilità 2021” nel settore Assicurazioni a seguito di una analisi sul web degli ultimi 12 mesi, è da sempre impegnata a sostenere le imprese italiane nel loro sviluppo sul mercato globale, con un’attenzione alla tutela ambientale e al benessere di stakeholder e collaboratori. Un mandato che, in un anno complesso come il 2020, è stato rafforzato e ampliato oltre il tradizionale sostegno all’export, rendendo SACE a tutti gli effetti un’Istituzione a supporto dello sviluppo del Sistema Paese.

Un nuovo ruolo che ha portato a 62 miliardi di euro l’impegno di SACE da inizio pandemia, con 34,7 miliardi di euro a sostegno di export e internazionalizzazione delle imprese italiane, 26,5 miliardi di euro a supporto della liquidità attraverso lo strumento Garanzia Italia e 0,8 miliardi di euro mobilitati per la nuova operatività legata al Green New Deal, che cresceranno nei prossimi mesi grazie alle operazioni in corso di definizione.

In quest’ambito, SACE, in quanto gestore diretto del programma di garanzie legate al Green New Deal, potrà giocare un ruolo strategico nella transizione ecologica italiana, anche supportando gli investimenti previsti dal PNRR. Tutto questo in linea con gli indirizzi e la tassonomia definiti dall’Unione Europea, nell’ambito del Technical Expert Group sulla finanza sostenibile, un passo decisivo verso la definizione di un framework di riferimento per la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’Italia.

L’ottimo posizionamento nella classifica Top 200 Esg Reputation Index è frutto dell’impegno che tutte le funzioni aziendali di SACE, e ogni collaboratore, mettono ogni giorno alla ricerca di uno sviluppo inclusivo, per la creazione di valore condiviso con la massima attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Tutela della salute, della sicurezza e della qualità della vita aziendale, finanza sostenibile, impegno diretto in ambito ambientale, supporto alle PMI e alle imprese ad alto potenziale, rigore nella condotta aziendale, attenzione e cura del cliente, trasparenza e semplificazione, innovazione e digitalizzazione, specializzazione delle competenze territoriali e di settore: queste le direttrici lungo le quali si declina concretamente la sostenibilità in SACE, recentemente raccolte e raccontate a tutti gli stakeholders in un report dedicato.

Inoltre, nel primo semestre di quest’anno, SACE ha aderito alla Climate Change Policy, una serie di misure ad hoc per migliorare il contributo delle attività di business alla riduzione delle emissioni climalteranti, che introduce il divieto al supporto di progetti particolarmente impattanti per l’ambiente. Un documento in linea con le best practice di settore, che ha aggiunto un altro tassello alla strategia di transizione ecologica dell’azienda. La principale novità è l’introduzione del divieto al supporto di centrali a carbone e di progetti volti all’estrazione, produzione e trasporto di carbone termico, nonché alle operazioni nel settore estrattivo che prevedano l’utilizzo del routine flaring e del fracking, due tecniche particolarmente dannose per l’ambiente.

La sostenibilità è una componente chiave della reputazione di un’azienda e rappresenta la sfida economica più importante a livello globale. SACE promuove – e continuerà a farlo –  i temi legati alla sostenibilità con la consapevolezza che la sostenibilità sia un tema imprescindibile e ineluttabile per il futuro del Pianeta e delle generazioni a venire.

L’Osservatorio di Reputation Science ha preso in esame le maggiori aziende sul mercato italiano (capitalizzate a Piazza Affari, classifica Mediobanca, classifica Interbrand) in relazione ai 17 pillar della sostenibilità definiti dall’ONU, per produrre una classifica delle prime 200 società percepite come più sostenibili sul web. Il modello di analisi si basa su parametri quali-quantitativi e strutturali come, ad esempio, il volume dei contenuti sulla sostenibilità pubblicati sul sito e i canali social dell’azienda, l’impatto reputazionale sul brand e l’associazione dell’identità di marca alla sostenibilità sui motori di ricerca.

A guidare la classifica ESG Perception Index sono i settori Energia, Automotive e Finance, che da soli occupano l’85% delle prime 20 posizioni. Sono questi, infatti, i cluster coinvolti maggiormente nella transizione energetica e ambientale, spesso chiamati ad agire prima degli altri. Tra tutti spicca il settore della finanza, a conferma del ruolo strategico nella transizione verso una società sostenibile, con una media superiore a quella generale e che può contare ben 4 aziende tra le prime 20 classificate (tra cui SACE).

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