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Roberto Cingolani (ministro Transizione ecologica): «Sulla transizione ecologica si giocherà il futuro del nostro Paese. Lavorare per semplificare, in Italia burocrazia troppo pesante»

Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, è intervenuto nel corso del convegno “Le Nuove Reti per la crescita, l’industria italiana, i cittadini”, organizzato dal Dipartimento Tlc di Fratelli d’Italia.

«Questo nuovo ministero della Transizione ecologica dovrà avere una organizzazione pensata per il futuro, quindi dovrà essere molto internazionale, con delle forti capacità tecniche filiali e in grado di giocare un ruolo importante, perché sulla transizione ecologica si giocherà il futuro o una grossa parte del futuro del nostro paese. Dovremo avere una bella struttura per essere efficienti soprattutto a livello internazionale. Questa è una partita per l’Italia ma anche a livello globale».

Cingolani vuole seminare per il futuro, attraverso la creazione di un contesto normativo che semplifichi il settore. «Mi piacerebbe lasciare in eredità a chi verrà dopo di me una serie di regole che consentano di mettere a terra l’enorme patrimonio di idee che stiamo costruendo nel Recovery Plan. Qui sono un po’ severo forse, ma non abbiamo dimostrato grande velocità e grande capacità di mettere a terra le nostre idee».

Il problema di fondo, però, è sempre legato alla lentezza della macchina burocratica statale. «Abbiamo una burocrazia un po’ pesante. Le regole vanno semplificate, soprattutto ci vuole un programma di accelerazione. Il compito potrebbe essere un pacchetto di regole acceleratrici», conclude Cingolani.

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