Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Recovery: dalla governance del Pnrr agli interventi sul codice degli Appalti e dell’Ambiente

Le misure volute dal governo Draghi per spingere i progetti di ripresa del Paese dopo la pandemia, sono in dirittura d’arrivo in Parlamento. Tra queste, i cantieri rappresentano un aspetto chiave nella “messa a terra” delle risorse stanziate dall’Unione europea. All’interno del dl Recovery ci sono direttive che vanno dalla governance del Pnrr agli interventi sul Codice degli Appalti e sul Codice dell’Ambiente. Quest’ultime in particolare puntano ad accelerare e snellire le procedure, a tratti, anche a discapito di controlli che possono arrivare ex post e con una stretta sul dibattito pubblico.

E poi ulteriori azioni per il rafforzamento della capacità amministrativa, edilizia scolastica, semplificazioni e ritocchi al Superbonus del 110%, energie rinnovabili e molto altro. Di seguito, i principali interventi che riguardano gli appalti, i subappalti e le procedure ad hoc per i progetti del Pnrr, come l’istituzione della Soprintendenza speciale per il Piano, con l’obiettivo di assicurare «la più efficace e tempestiva attuazione degli interventi» del Piano stesso, definendone compiti, poteri e risorse umane e finanziarie.

Procedura ad hoc per alcuni progetti Pnrr

Alcune opere pubbliche di particolare complessità o di rilevante impatto godranno di una serie di semplificazioni procedurali con una tempistica stringente e una riduzione dei tempi per l’espressione, da parte dei diversi soggetti coinvolti, dei diversi pareri. Sarà il Consiglio superiore dei lavori pubblici del ministero delle infrastrutture ad esprimere le valutazioni di natura tecnica sui progetti e sulla fase autorizzatoria, creando un procedimento ad hoc per una serie di opere

Comitato speciale fino al 2026

Fino al 31 dicembre 2026, cioè per l’orizzonte temporale del Pnrr, presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici, è istituito un Comitato speciale, cui compete l’espressione dei pareri sulle opere che godranno di procedura speciale.

Nuove regole dibattito pubblico

Un decreto del ministro delle Infrastrutture, da adottare su proposta della Commissione nazionale per il dibattito pubblico, dovrà individuare le soglie dimensionali delle opere da sottoporre obbligatoriamente a dibattito pubblico. Per le opere prioritarie il dibattito pubblico ha una durata massima di trenta giorni e tutti i termini previsti sono ridotti della metà.

Semplificazioni affidamento contratti pubblici

Riguardo i contratti pubblici Pnrr e Pnc, vengono semplificate le procedure degli investimenti pubblici finanziati, in tutto o in parte, con le risorse previste dagli stessi Pnrr e dal Pnc e dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea.

Maglie più larghe per il subappalto

Fino al 31 ottobre 2021, il subappalto non può superare la quota del 50% dell’importo complessivo del contratto (contrariamente all’attuale 40%); si sopprime la previsione secondo cui il ribasso non può essere superiore al 20%; sarà direttamente il subappaltatore a dover garantire gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto. A partire dal primo novembre si punta a eliminare per il subappalto il limite del 30% (anche per le opere per le quali non è ammesso l’avvalimento) e a prevedere la responsabilità in solido tra contraente generale e subappaltatore nei confronti della stazione appaltante.

Tempi dimezzati per reazione se inerzia

Per garantire il rispetto dei tempi di attuazione degli investimenti previsti dal Pnrr, dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr stesso e dai programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione Europea, in caso di inerzia nella stipulazione del contratto, nella consegna dei lavori, nella costituzione del collegio consultivo tecnico, negli atti e nelle attività relativi alla sospensione dell’esecuzione dell’opera pubblica, si prevede che l’esercizio del potere sostitutivo abbia luogo entro un termine ridotto della metà rispetto a quello originariamente previsto.

Arriva premio accelerazione

Viene introdotto un ‘premio di accelerazione’ per i casi di anticipata ultimazione dei lavori ed è contestualmente innalzato l’importo delle penali per il ritardato adempimento.

Proroga al 30 giugno 2023 su appalti sotto soglia

Per incentivare gli investimenti si conferma la soglia più alta per procedere con affidamenti diretti e con la possibilità di utilizzare le procedure negoziate senza pubblicazione del bando. Conferma dell’affidamento diretto fino a 150 mila euro e si eleva a 139 mila euro il limite per l’affidamento diretto, anche senza consultazione di più operatori economici, delle forniture e servizi. Si prevede, inoltre, la procedura negoziata con cinque operatori per i lavori oltre i 150 mila euro e fino a un milione e per forniture e servizi.

Semplificazioni e verifiche anti-mafia

Prorogate anche le misure di affidamento semplificato agli interventi del Pnrr e le disposizioni in materia di verifiche antimafia e protocolli di legalità che consentono alle pubbliche amministrazioni di concedere ai privati agevolazioni o benefici economici, anche in assenza della documentazione antimafia, salvo la restituzione dopo controlli ex post. Fino al 30 giugno sono valide anche le norme sulla responsabilità erariale che hanno limitato la giurisdizione della Corte dei Conti e che circoscrivono l’azione di responsabilità al dolo, con la precisazione che tale limitazione di responsabilità non si applica per i danni cagionati da omissione o inerzia.

Proroghe e modifiche allo “Sblocca cantieri”

Viene confermata la sospensione di norme del Codice dei contratti pubblici. Tra queste: la sospensione del divieto di ‘appalto integrato’; la sospensione dell’obbligo di scelta dei commissari aggiudicatori tra gli esperti iscritti all’Albo istituito presso l’Anac; la restrizione dei casi in cui è richiesto il parere obbligatorio del Consiglio superiore dei lavori pubblici.

Entro 31 dicembre possibili nuovi commissari

Viene differito al 31 dicembre 2021 il termine per l’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri per l’individuazione di ulteriori interventi per i quali disporre la nomina di Commissari straordinari.

Commissione tecnica Pnrr-Pniec

Si interviene sul Codice dell’ambiente per ampliare l’ambito di attività della Commissione Tecnica Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima) alla valutazione ambientale di competenza statale dei progetti del Pnrr tanto che avrà una nuova denominazione: Commissione Tecnica Pnrr-Pniec con il raddoppio dei membri, che passano da 20 a 40.

Precedenza a grandi opere

Varrà un criterio di priorità nella valutazione dei progetti, sia da parte della Commissione tecnica di Verifica dell’impatto ambientale-Via e Vas sia da parte della Commissione tecnica Pnrr-Pniec, che prevede sia data precedenza ai progetti aventi un comprovato valore economico superiore a 5 milioni di euro oppure una ricaduta in termini di maggiore occupazione attesa superiore a 15 unità di personale o con scadenze non superiori a 12 mesi.

Arriva “qualifica” di pubblica utilità

Le opere, gli impianti e le infrastrutture necessari alla realizzazione dei progetti strategici per la transizione energetica del Paese inclusi nel Pnrr e al raggiungimento degli obiettivi fissati nel Pniec (piano nazionale integrato per l’energia e il clima), e le opere connesse a tali interventi costituiranno interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.

Tempi certi per procedimento via su Pnrr-Pniec

Tra le novità, l’introduzione del rimborso al proponente del 50% dei diritti di istruttoria se l’amministrazione non rispetta i tempi per la conclusione del procedimento. Si punta ad una stretta dei termini per la verifica dell’istanza di Via e per l’eventuale richiesta di documentazione integrativa oltreché si precisa che i termini sono perentori e, dall’altra parte, si dimezza lo spazio di consultazione del pubblico.

Più soft “campo” Pua

 Si restringe il campo dell’obbligo del rilascio del Provvedimento unico ambientale (Pua) e non servirà per tutte le autorizzazioni o atti di assenso in materia ambientale.

“Concorrenza” stato-regioni: chi la spunta?

Arrivano norme per individuare l’autorità competente nel caso di opere o interventi che rientrano in parte nella competenza statale e in parte in quella regionale, nonché di prevedere il rilascio della Via nell’ambito del procedimento autorizzatorio per i progetti che devono essere autorizzati dal ministero della Transizione ecologica. Il ministero della Transizione ecologica attraverso osservatori ambientali potrà istituire a supporto dell’attività di monitoraggio delle condizioni ambientali recate dal provvedimento di Via.

Per saperne di più:

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.