C’è bisogno di investire nella transizione ecologica anche nell’ambito del turismo. Lo afferma il presidente dell’Enit (agenzia nazionale del turismo), Giorgio Palmucci, in occasione della Giornata mondiale del turismo (http://wtd.unwto.org/) voluta dall’Unwto, l’Organizzazione mondiale dedicata a questo settore delle Nazioni Unite.
«Il turismo è una delle espressioni più alte dell’inclusione e la sua tangibile realizzazione che fa della mescolanza il suo valore aggiunto. Inoltre, è il crocevia tra lavoro ed economie sostenibili e quindi ancora più inclusive che funzionino per tutti e a favore di tutti. Ciò comporta anche azioni e investimenti mirati al turismo green, come quelle del piano Enit da tre anni, con una maggiore neutralità sull’impatto ambientale da parte del sistema di trasporto e accoglienza», dichiara all’ANSA.
Dopo la triste festa dello scorso anno, il peggiore della storia del turismo, quest’anno va un po’ meglio ma la situazione in Italia come è?
«Il turismo intercontinentale» dice Palmucci «vive ancora fasi alterne ma registriamo un’accelerazione delle partenze di prossimità. Stanno soffrendo particolarmente le città d’arte, confidiamo però già nei dati di ritorno di settembre. Le prenotazioni per agosto sono state in progressivo aumento con una presenza caratterizzata da turismo interno: il 94% ha dichiarato che trascorre le proprie vacanze in Italia».
E vanno emergendo nuove tendenze sempre più forti: «Il turismo all’aria aperta» conferma Palmucci «si è velocemente trasformato negli ultimi anni ed ora è ancora più in grado di permettere vacanze ad altissima qualità. È quello di cui fruiscono di più i turisti stranieri di prossimità. Stanno cambiando le scelte e le caratteristiche dei soggiorni. I vacanzieri ora cercano sostenibilità e un nuovo rapporto con la natura. Il soggiorno deve essere attivo e il benessere psicofisico è al centro di tutto».
«Per questo l’Italia con le sue aree interne, i borghi, il mare, la cultura, l’enogastronomia rappresenta un modello vincente. La ripartenza è abbastanza palpabile con i voli Covid free siamo pronti ad accogliere nuovamente i turisti stranieri da sempre estimatori dell’Italia e che rappresentano più del 50% circa dei turisti che soggiornano in Italia e che supportano l’economia di questo Paese. Le prenotazioni della disponibilità nelle strutture ricettive sui canali delle Online Travel Agencies in estate indicavano un avanzamento di oltre il 46% per il turismo balneare. Oltre il 20% di prenotazioni anche per settembre per il turismo montano, balneare, le città d’arte, lacuale, termale».
«Sono gli italiani gli ospiti dell’estate 2021, provenienti nel 77,8% dei casi da altre regioni italiane (ancor più tra le imprese del Centro, del Sud e delle Isole), per il 28,9% delle strutture dalla stessa regione o regioni limitrofe (specie nel Nord Ovest). Il 32% degli operatori indica che le prenotazioni arrivano anche dall’estero, in particolare per le imprese del Centro e del Nord Est. Sono Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria, Svizzera e Belgio le provenienze dei turisti stranieri maggiormente presenti. La stagione estiva passata ci ha stupito ad esempio con sold out inattesi in regioni come la Liguria, la Toscana, la Puglia, la Campania e persino la Lombardia nonostante fosse ancora alle prese con il Covid».
Per quanto riguarda la mancanza degli stranieri Palmucci precisa: «È una condizione che ci accomuna nella riconquista di una normalità violata per tutti. Con la riapertura di molte delle frontiere long haul e degli States già si iniziano ad avvertire i primi segnali con prenotazioni che man mano aumenteranno. E quel mercato non è mai stato perso di vista da Enit. Le cifre subiranno modifiche per adeguarsi ai provvedimenti e all’andamento epidemiologico ma la situazione pare stabilizzata e ci conforta il “sentimento Italia”, la percezione e il desiderio rimasto sempre vivido della penisola a livello internazionale».
«Il confronto sugli ultimi mesi sul sentiment e sui contenuti rilevati dalle tracce digitali dei turisti, nel confronto con Francia, Spagna e Grecia vede l’Italia partire con un vantaggio di sentiment perché mediamente offre una esperienza più soddisfacente rispetto ai competitor stranieri soprattutto per la bellezza dei luoghi e dei panorami oltre che degli edifici del nostro patrimonio storico-culturale. I movimenti a cui assistiamo oggi sono già sintomatici del turismo di questa estate e lasciano ben sperare».
L’attività dell’Enit, racconta il presidente, non si è mai fermata neanche nelle fasi più dure del lockdown: «Oltre alle attività sui social e internet abbiamo all’attivo centinaia di attività tra campagne, fiere ed eventi nazionali e internazionali, progetti europei, travel academy, workshop, webinar, borse del turismo ed elabora e diffonde, da oltre un anno, i dati ufficiali sul turismo in un bollettino periodico, un cruscotto sempre aggiornato grazie anche alle 28 sedi nel mondo, che offre agli stakeholders e ai media un efficace strumento di monitoraggio ed evoluzione della situazione in tempo reale».
E per i prossimi mesi un fitto calendario di fiere, workshop ed eventi internazionali, farm trip, road show per dare una spinta decisiva al ritorno dei numeri ai valori dei tempi pre-Covid. «L’apertura delle frontiere, anche di quelle long haul» conclude «rimette in moto il turismo internazionale e, insieme al green pass, darà la spinta decisiva per la ripartenza».
Per saperne di più: