“Basta attacchi al lavoro pubblico, il vero danno non è imputabile allo smart working. Invece di prendersela con i lavoratori, l’Ance dovrebbe sostenere con noi la battaglia per assunzioni straordinarie di profili tecnici all’interno delle pubbliche amministrazioni. Figure letteralmente crollate negli anni: geometri, architetti, ingegneri, istruttori tecnici e figure tecnico dirigenziali, sono progressivamente scomparsi, al punto tale da registrare un calo degli addetti sul fabbisogno pari a un quarto del necessario”.
Così la Fp-Cgil replica alle affermazioni del presidente dell’Ance, Gabriele Buia, sostenendo che “la via perché si raggiunga maggiore efficienza nella P.A., vessata da anni di tagli, nelle risorse e nel personale, passa dall’assunzione di personale tecnico e qualificato”.
La Fp-Cgil, alla luce dei dati relativi al conto annuale dello Stato, che certificano rispetto ai comuni un decremento complessivo dell’occupazione del 18,02% tra il 2009 e il 2018, passando da 396mila addetti a 325mila, ha analizzato l’andamento dell’occupazione relativa al personale degli uffici tecnici comunali di sette tra le maggiori città italiane.
Dall’analisi condotta dal sindacato su Bari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino emerge che negli uffici tecnici l’occupazione registra una carenza di personale, rispetto al fabbisogno previsto pari al 24,07%. Mancano per questi comuni 1.326 addetti su una dotazione di fabbisogno del personale pari a 5.509. Figure scomparse negli anni e che hanno avuto riflessi pesanti sulle funzioni svolte.