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Renato Mazzoncini (Ad A2A): «Idrogeno fondamentale per rendere l’Italia autonoma. Il nostro Paese è fortunato»

La crisi energetica che si sta delineando nelle ultime settimane rende ancora più urgente la ricerca di fonti alternative. Tra queste, Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale A2A, indica «l’idrogeno», che ritiene «fondamentale per riuscire effettivamente a dare l’autonomia energetica al nostro paese».

«Mi pare sia evidente a tutti che non c’è più la tranquillità con cui pensavamo di approvvigionarci di gas, peraltro da paesi come la Russia, Libia e Algeria che non sono esattamente i paesi più tranquilli del nostro globo». Lo afferma l’ad di A2A in occasione dell’Hydrogen Forum del Sole 24 Ore, «stiamo tutti lavorando per cercare di incrementare le rinnovabili come elettricità futura e abbiamo posto un tema molto pratico al governo: se ci sblocca 60 Giga di progetti con domande già presentate dei circa 180 noi siamo in grado nel giro di 3 anni di ridurre almeno di 15-20 miliardi di mc l’utilizzo del gas e dalla Russia ne arrivano 27-28».

«Il problema è che a questo punto entriamo in un mondo di intermittenza perché le rinnovabili non hanno la capacità di produzione h24 di un impianto termo. L’Italia è fortunata perché acqua, sole, vento e rifiuti sono fonti che tra loro lavorano in momenti diversi e fanno un po’ di equilibrio. È chiaro che ci serviranno meccanismi di storage, pompaggi idroelettrici, le batterie e l’idrogeno. Il costo dell’idrogeno però si può e si deve abbassare», conclude Mazzoncini.

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