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Joseph Grosso (Ceo di Zephiro): «Contro i venti di guerra e i ricatti del gas occorre puntare sull’idrogeno»

Accanto alle preoccupazioni legate all’andamento della guerra in Ucraina, si affiancano anche i timori per le «pesanti ripercussioni economiche e di approvvigionamento per il settore dell’energia», che «impongono alla nostra politica nazionale e locale delle scelte urgenti per raggiungere la necessaria indipendenza energetica». Lo evidenzia in una nota Joseph Grosso, Ceo di Zephiro Investments.

Idrogeno verde e trasporto elettrico

«In questa fase, anche le scelte apparentemente più piccole che vanno a impattare nell’immediato della quotidianità delle famiglie e delle imprese italiane e delle nostre città, possono avere un peso rilevante. Investire sull’idrogeno verde, per favorire una maggiore sostenibilità economica, energetica e ambientale sui nostri territori, a partire ad esempio dal trasporto pubblico locale, è oggi una scelta di buonsenso e con effetti positivi di lungo termine».

Grosso, inoltre, aggiunge: «nel dicembre 2021, grazie al contributo addizionale del Pnrr, sono stati messi a disposizione dei Comuni italiani più di 1,9 miliardi di euro per l’ammodernamento, nell’ottica della sostenibilità, del parco automezzi del trasporto pubblico locale. Entro il 2024, è prevista la messa in circolazione di 717 autobus elettrici o a idrogeno ed entro il 2026 di ulteriori 2690 mezzi, con investimenti importanti in città come Milano (249 milioni di euro), Roma (292 milioni) e Napoli (180 milioni)».

I fondi per la transizione

«La scelta a disposizione dei sindaci è tra autobus elettrici o a idrogeno» continua Grosso, «come previsto dal decreto del Ministero delle Infrastrutture, con la possibilità di utilizzare parte dei fondi per realizzare le necessarie infrastrutture di servizio. Il trasporto elettrico tradizionale, per quanto più immediato e semplice da realizzare, aiuterebbe si a ridurre l’inquinamento e rendere più sostenibile la mobilità urbana, ma rischia di non massimizzare la leva positiva, raggiungibile grazie ai fondi del Pnrr, dello scegliere gli autobus elettrici alimentati da celle combustibile a idrogeno».

«I grandi fondi di investimento internazionali guardano con attenzione alle scelte dei nostri sindaci, che produrranno effetti significativi e ricadute economiche sui loro territori» prosegue il manager. «L’opzione degli autobus alimentati ad idrogeno, per quanto di meno immediata realizzazione, avrebbe la positiva ricaduta del portare ingenti finanziamenti privati a sostegno di quelle imprese che operano nel settore delle infrastrutture di produzione e distribuzione dell’idrogeno, creando poi un effetto moltiplicatore su quelle PMI innovative che già oggi propongono avanzate soluzioni tecnologiche basate su un fonte pulita e sostenibile determinante per il nostro futuro energetico e climatico», conclude Grosso. 

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