Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

[Lo scenario] Le lacrime della Germania. «Con Putin abbiamo sbagliato». Zelensky accusa la Merkel

La Germania è sull’orlo di una crisi di nervi. Ha le mani legate sul gas russo e neppure davanti all’eccidio di Bucha può permettersi di chiudere la fornitura miliardaria che assicura riscaldamento e corrente elettrica a tutto il Paese.

E la classe dirigente tedesca continua a interrogarsi sugli errori compiuti.
“Il mio fermo sostegno a Nord Stream 2 è stata chiaramente un errore. Ci siamo aggrappati a ponti in cui la Russia non credeva più e in merito ai quali i nostri partner ci avevano messo in guardia”.

Ad ammetterlo è stato il presidente della repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier.

Parlando con i giornalisti a palazzo Bellevue, il presidente tedesco ha aggiunto: “La mia valutazione era che Vladimir Putin non avrebbe preso in considerazione la completa rovina economica, politica e morale del suo paese per la sua mania imperiale. Io, come altri, mi sbagliavo”.   

Steinmeier è stato in  passato ministro degli esteri di Angela Merkel e stretto collaboratore di Gerhard Schroeder, occupandosi quindi molto a lungo dei rapporti Germania-Russia.

Abbiamo fallito

Per questo motivo il presidente è stato criticato negli ultimi giorni.

Una critica molto aspra è arrivata più volte da parte dell’ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk.

“Abbiamo fallito nella creazione di una casa comune europea in cui la Russia è inclusa. Abbiamo fallito con l’approccio di includere la Russia in un’architettura di sicurezza comune”, ha inoltre dichiarato il presidente Steinmeier, ricordando pero’ che la responsabilita’  delle guerra è di Putin, “non dobbiamo prenderla su di noi. Ma questo non significa che non dobbiamo riconsiderare alcuni degli errori che abbiamo fatto”.

“Con una Russia sotto Putin, non ci sarà alcun ritorno allo status quo prima della guerra”, ha infine concluso il presidente tedesco.

Zelensky accusa la Merkel

La linea del temporeggiamento sul gas vede però la Germania di nuovo visibilmente sotto pressione, con la Polonia che accusa Berlino di essere responsabile del freno alle sanzioni, proprio all’indomani dello shock provocato dal massacro dei civili di Bucha.

E proprio su quelle immagini la Germania è stata oggetto di nuovi attacchi da Kiev, con il presidente Zelensky che ha  invitato Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sul posto, per  verificare il fallimento delle loro politiche, a partire dalla scelta di porre il veto sull’ingresso alla Nato per l’Ucraina. Sul punto è arrivata però una secca replica dell’ex cancelliera,  che ha chiarito di “riconoscersi nella decisione del 2008”,  quando a Bucarest Germania e Francia negarono l’ok all’accesso di Kiev nell’Alleanza atlantica.

La risposta della Merkel

 “L’ex cancelliera Angela Merkel si riconosce nella decisione presa al vertice Nato del 2008 a Bucarest”. E’ quello che ha detto una portavoce di Merkel alla Dpa (agenzia di stampa tedesca). La Merkel ha aggiunto di appoggiare ogni sforzo del governo tedesco e ogni sforzo internazionale per appoggiare l’Ucraina contro l’invasione russa.

Dall’inizio della guerra, la Merkel si era fatta sentire finora soltanto una volta, il 25 febbraio, per esprimere un sostanziale appoggio alla gestione del suo successore, il socialdemocratico Scholz, di fronte “all’eclatante rottura del diritto internazionale” rappresentato dalla guerra di PUTIN.

E aveva così “tradito” il proposito di uscire completamente di scena e rispettare il silenzio stampa per almeno sei mesi dopo le elezioni di dicembre, che hanno visto il cambio dei colori del governo mandando i conservatori all’opposizione. Le parole di Zelensky, in pressing sulla Germania da settimane per ottenere più aiuti militari e una linea più dura sulle sanzioni (Kiev chiede che l’Europa dichiari un embargo immediato dell’energia russa, e Berlino ha di nuovo frenato) hanno evidentemente provocato l’ex Frau di ferro, che ha deciso a questo punto di reagire.

Le sue parole hanno avuto però una controreplica da Kiev. “La reazione della signora Merkel all’offerta di esaminare le atrocità russe a Bucha indica che le élite occidentali sono ancora sotto pericolose illusioni”, ha affermato il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak.

La Merkel proprio in questi giorni è in vacanza a Firenze.

Il nostro Think Tank Quotidiano ha da settimane evidenziato il dibattito interno alla Germania (https://www.ripartelitalia.it/putin-e-il-mea-culpa-della-germania-siamo-stati-stupidi-la-merkel-sotto-accusa/ ) e anche le critiche a livello internazionale (https://www.ripartelitalia.it/lo-scenario-la-merkel-impedi-allucraina-di-entrare-nella-nato/ ) nonché l’antico rapporto tra Putin e il governo tedesco iniziato con il famoso discorso al Bundestang nel 2001 (https://www.ripartelitalia.it/il-documento-laltro-putin-ecco-il-discorso-che-fece-a-berlino/ ).

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.