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[L’anticipazione] Ecco come funzionerà il National Green Pass, che consentirà ai turisti europei di tornare in Italia

L’Italia dal 15 maggio riapre ai turisti europei e riaccoglie gli italiani di ritorno dall’estero eliminando la quarantena per chi è già vaccinato con doppia dose, chi è guarito dal Covid da non più di sei mesi, ma anche chi potrà attestare la sua negatività con un tampone effettuato 48 ore prima dell’ingresso in Italia.

Basterà esibire la documentazione rilasciata dalle aziende sanitarie di riferimento per la vaccinazione e per le guarigioni dalla malattia, o dai laboratori di analisi per tamponi.

Il National Green Pass servirà per entrare in Italia per turismo, e non più solo per lavoro, salute o necessità.

La certificazione servirà anche per partecipare ad eventi sportivi o spettacoli nei quali sono previsti numeri consistenti e in cui il distanziamento non è garantito.

Il green pass italiano non ha valore all’estero, per viaggiare in Paesi stranieri occorrerà esibire la documentazione prevista per il Paese di destinazione.

Per il certificato vaccinale europeo occorre che i farmaci siano quello previsto dall’Ema (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Jhonson & Jhonson).

Il National Green Pass avrà validità per sei mesi.

Il National Green Pass è destinato ai cittadini europei ma potrebbe essere esteso anche ai cittadini di Paesi extra Ue (come Usa o Israele) vaccinati con farmaci riconosciuti in Europa.

 Dopo aver ripristinato le zone gialle e consentito di tornare  al cinema, al teatro, al museo e anche a cena fuori, anche se  fino al 1 giugno solo all’aperto, il governo prosegue dunque  nella strategia delle riaperture, consapevole che il turismo e’  una delle chiavi per rilanciare il paese: nel 2020, stando ai  dati di Bankitalia elaborati dalla Coldiretti, l’emergenza Covid  ha tagliato di circa 26 miliardi le spese dei viaggiatori  stranieri in Italia, crollate di quasi il 60% rispetto al 2019. 

“Le nostre montagne, le nostre spiagge, le nostre citta’ stanno  riaprendo” e “non ho dubbi che il turismo riemergera’ piu’ forte  di prima” conferma Draghi rivolgendo un appello al resto del  mondo: “e’ arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in  Italia, non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”.    

Il pass sara’ dunque in vigore dal 15 maggio, in attesa che  entri in vigore quello europeo a meta’ giugno, con l’obiettivo di  offrire a chi vuole venire in Italia “regole chiare e semplici”  per garantire la massima sicurezza, dice il premier dopo la  riunione dei ministri del turismo del G20. 

L’apertura al turismo costringera’ il governo a rivedere  alcune regole attualmente in vigore.

La prima e’ l’ordinanza che  definisce l’ingresso in Italia per chi proviene dall’estero e  che scade il 15 maggio: ad oggi e’ previsto un tampone in  entrata, quarantena di 5 giorni e un nuovo tampone per chi  proviene dall’Unione europea e dalla Gran Bretagna mentre per  gli arrivi dal resto del mondo – ad eccezione dei paesi per i  quali e’ vietato l’ingresso nel nostro paese – la durata della  quarantena e’ di 14 giorni.

Il nuovo provvedimento escludera’ la  quarantena per chi proviene dall’Ue ma anche da Stati Uniti e   Israele, dove le vaccinazioni sono molto avanti.

Resteranno,  invece, le limitazioni per i paesi inseriti nella black list. 

L’altra novita’ riguarda il coprifuoco ora fissato alle 22, questione che ha diviso la maggioranza e che il governo  affrontera’ nel tagliando di meta’ maggio. 

“C’e’ l’intenzione di  rivedere le misure sulla base dell’andamento dei contagi e sono  ragionevolmente fiducioso che la misura in tempi brevi possa  essere rivista favorevolmente” dice il ministro del Turismo  Massimo Garavaglia soddisfatto per l’esito della riunione del  G20.

“Il settore del turismo e’ quello che inquadra la quota  maggiore di donne e giovani, soprattutto al sud, e la ripartenza  aiutera’ queste categorie”.    

E sempre nell’ottica di riaprirsi al mondo va la scelta di  vaccinare in massa la popolazione delle isole minori, dalle  Eolie alle Egadi, dalle Tremiti alle Pontine, dal Giglio a San  Pietro fino a Capri, Ischia  e Procida. Alcune regioni, e’ il  caso della Campania e della Sicilia, hanno gia’ iniziato o stanno  per iniziare sfidando il piano del governo.

Per questo nelle  prossime ore ci sara’ una riunione con il ministro degli Affari  Regionali Mariastella Gelmini, il commissario per l’emergenza  Francesco Figliolo e i rappresentanti dell’Ancim, l’associazione  che riunisce i comuni delle isole minori.

Verra’ data “massima  attenzione anche alla messa in sicurezza degli abitanti delle  piccole isole” conferma Figliuolo sottolineando che si partira’  da quelle dove c’e’ una particolare esposizione ai rischi di  contagio o dove non ci sono presidi sanitari adeguati.

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