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Milano chiude e dichiara guerra al gelato | Italiani del futuro di Benedetta Cosmi

Anche The Guardian parla (stranita) di Milano.

«Si rendono conto di quello che stanno facendo?», Milano affronta i venditori di gelati nella guerra contro la movida.

Se approvato, il divieto entrerebbe in vigore a maggio e interesserebbe 12 popolari aree della vita notturna a Milano, tra cui Navigli e Arco della Pace.

«E i turisti che vogliono mangiare un gelato dopo mezzanotte?

Questa amministrazione si rende conto di quello che sta facendo?

Pensano che i giovani andranno a casa sullo scoccare della mezzanotte?».

Marco Granelli, vicesindaco per la sicurezza pubblica, ha recentemente annunciato una proposta che vieta la vendita di cibo d’asporto dopo la mezzanotte nei popolari quartieri della vita notturna della città.

Anche i bar e i ristoranti dovrebbero chiudere le aree esterne dalle 00:30 durante i giorni feriali e all’1:30 nei fine settimana, nella speranza che le strade si svuotino di persone, portando così pace e tranquillità ai residenti.

Marco Barbieri, segretario generale milanese di Confcommercio, «vietare il cibo d’asporto non risolverà il problema.

Una regola che vieta alle persone di bere una bottiglia d’acqua o mangiare un gelato o una pizza mentre passeggiano a Darsena non risolverà nulla, poiché le persone comunque rimarranno fuori ma senza servizi».

«Pensi che un 25enne andrà a casa a mezzanotte in punto semplicemente perché vieti l’asporto?»

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha detto ai giornalisti: “Chiederei a Barbieri di venire nel mio ufficio per qualche ora perché ho centinaia di segnalazioni da parte dei residenti che chiedono di poter dormire meglio di notte.

Non posso ignorare questa questione, non è una bizzarria ma una necessità di molti…

Non stiamo cambiando le regole dell’universo ma imponendo limiti molto lievi».

Il divieto dovrebbe essere applicato a 12 aree, inclusi i distretti centrali di Brera e Ticinese, così come Darsena, Arco della Pace e Lazzaretto, insieme alle trafficate vie di Corso Como e Corso Garibaldi.

Sala ha detto di essere aperto a “parlare di gelato”.

«Penso che lo risolveremo», ha detto.

Se il passato è indicativo, Sala potrebbe dover cedere.

Un’onda simile di malcontento fu scatenata quando tentarono di vietare il gelato dopo mezzanotte nel 2013.

Dopo settimane di dibattiti accesi e proteste organizzate da un movimento chiamato Occupy Gelato, il sindaco dell’epoca, Giuliano Pisapia, fu costretto a fare marcia indietro e ammettere che il consiglio aveva commesso un errore.

«Le persone possono mangiare gelato giorno e notte, ovunque vogliano», concluse.

La «ratio»…

l’amministrazione aprisse le biblioteche di quartiere la notte anziché chiudere chiudere chiudere.

La sicurezza si crea con la cultura, con l’offerta culturale, l’offerta condiziona la domanda…

E poi non abbiate l’ipocrisia di mettere sullo stesso piano droghe, alcolici, con la pizza, e quattro amici al bar.

Ai cittadini dovrebbe fare più paura una città buia, spenta.

E i centri non possono essere case di riposo.

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