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Istat: il reddito delle famiglie più ricche è 5,6 volte quello delle più povere | L’analisi

Secondo quanto emerge da un report dell’Istat, nel 2021 il reddito totale delle famiglie più abbienti è 5,6 volte quello delle famiglie più povere, un rapporto sostanzialmente stabile rispetto al 2020. Tale valore sarebbe stato più alto (6,4) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie. Nel 2021 si stima che le famiglie residenti in Italia abbiano percepito un reddito netto pari in media a 33.798 euro, ossia 2.817 euro al mese. Nel secondo anno della pandemia da Covid-19, con la progressiva e graduale ripresa delle attività economiche e sociali, il reddito delle famiglie è tornato a crescere rispetto all’anno dell’iniziale shock pandemico sia in termini nominali (+3%) sia in termini reali (+1%).

Il reddito equivalente, che tiene conto delle economie di scala e rende confrontabili i livelli di reddito di famiglie di diversa numerosità e composizione, è cresciuto in termini reali in modo deciso (+3%), anche a causa della significativa riduzione della dimensione media delle famiglie. In questo caso il reddito include alcune poste non considerate nella definizione armonizzata a livello europeo, quali buoni pasto, fringe benefits non monetari (a eccezione dell’auto aziendale, inclusa anche nella definizione europea) e autoconsumi (beni prodotti e consumati dalla famiglia).

Rispetto all’anno precedente, nel 2021 i redditi familiari medi in termini reali (esclusi gli affitti figurativi e considerando la variazione media annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo pari a +1,9%) sono diminuiti solo nel Mezzogiorno (-1,7%) mentre sono cresciuti in modo significativo nel Nord-est (+3,3%) e al Nord-ovest (+2,5%), rimanendo sostanzialmente invariati al Centro. La contrazione complessiva dei redditi familiari rispetto al 2007, anno che precede la prima crisi economica del nuovo millennio, resta ancora notevole, con una perdita in termini reali pari in media al 5,3%: la contrazione è di -10% nel Centro, -9,4% nel Mezzogiorno, -1,7% nel Nord-est e -0,9% nel Nord-ovest.

In particolare, la flessione dei redditi è stata particolarmente intensa per le famiglie la cui fonte di reddito principale è il lavoro autonomo (-10,5%) e il lavoro dipendente (-7,5%), mentre le famiglie il cui reddito è costituito principalmente da pensioni e trasferimenti pubblici hanno sperimentato un incremento pari all’8,4% nel periodo. Per confrontare le condizioni economiche delle famiglie di proprietari e inquilini (un quinto delle famiglie) è opportuno considerare nel calcolo del reddito disponibile anche l’affitto figurativo delle case di proprietà, in usufrutto o uso gratuito.

Nel 2021 il reddito familiare inclusivo degli affitti figurativi è stimato in media pari a 39.144 euro. Considerando le variazioni in termini reali, la crescita rispetto all’anno precedente è dell’1,6%, incremento che è invece stimato al 3,5% quando questo stesso indicatore è reso equivalente. Poiché la distribuzione dei redditi è asimmetrica, la maggioranza delle famiglie ha percepito un reddito inferiore all’importo medio. Calcolando il valore mediano, ovvero il livello di reddito che divide il numero di famiglie in due parti uguali, si osserva che il 50% delle famiglie residenti in Italia ha un reddito non superiore a 26.979 euro (2.248 euro al mese), con una crescita dell’1,4% in termini nominali rispetto al 2020 (26.597 euro, 2.216 euro mensili).

Le famiglie del Nord-est dispongono del reddito mediano più elevato (31.220 euro), seguite da quelle del Nord-ovest, del Centro e del Mezzogiorno, con livelli di reddito inferiori rispettivamente del 7%, dell’8% e del 23% rispetto a quello del Nord-est. Il reddito mediano varia in misura significativa anche in base alla tipologia familiare. Le coppie con figli raggiungono i valori più alti con 41.218 euro (circa 3.435 euro al mese), trattandosi nella maggior parte dei casi di famiglie con due o più percettori. Le coppie con tre o più figli percepiscono un reddito mediano (42.290 euro) più basso di quello osservato per le coppie con due figli (43.461 euro) e poco superiore a quelle con un solo figlio (39.585 euro).

Le famiglie monogenitoriali presentano un reddito mediano di 28.435 euro, gli anziani che vivono soli nel 50% dei casi non superano la soglia di 15.948 euro (1.329 euro mensili). Anche le coppie senza figli percepiscono un reddito mediano più basso se la persona di riferimento è anziana (27.569 contro 35.007 euro delle coppie senza figli più giovani). Il livello di reddito mediano delle famiglie con stranieri è inferiore di quasi 6.000 euro rispetto a quello delle famiglie composte solo da italiani. Le differenze relative si accentuano passando dal Nord al Mezzogiorno, dove il reddito mediano delle famiglie con almeno uno straniero è pari al 52% di quello delle famiglie di soli italiani.

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