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Istat: forte crescita dell’incidenza del deficit delle Amministrazioni Pubbliche sul PIL

Effetto Covid sui conti pubblici. Nei primi tre trimestri del 2020 le amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al 10,1% del Pil, in deciso aumento rispetto al 2,8% del corrispondente periodo del 2019. Lo rileva l’Istat aggiungendo che in termini di incidenza sul Pil, il  saldo primario e il saldo corrente sono risultati negativi, pari rispettivamente al -6,5% (+0,5% nello stesso periodo del 2019) e al -5,7%  (+0,3% nel corrispondente periodo del 2019).   

Come nei primi due trimestri del 2020, l’incidenza del deficit delle  Amministrazioni pubbliche sul Pil nel terzo trimestre risulta in forte  crescita rispetto al corrispondente trimestre del 2019. In termini assoluti, il peggioramento dei saldi è dovuto sia alla riduzione delle entrate, sia al consistente aumento delle uscite, dovuto alle misure di sostegno introdotte per contrastare gli effetti dell’emergenza economica e sanitaria su famiglie e imprese.   

Nel 3° trimestre 2020 l’indebitamento netto delle Pubbliche  amministrazioni in rapporto al Pil è stato pari al 9,4% (2,2% nello stesso trimestre del 2019). Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,9% (+1% nel terzo trimestre del 2019). Il saldo corrente delle AP è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -3,7% (+0,8% nel terzo trimestre del 2019).

Le uscite totali nel terzo trimestre 2020 sono aumentate del 10,3% rispetto al corrispondente periodo del 2019 e la loro incidenza sul Pil  (pari al 53,1%) è aumentata in termini tendenziali di 7,1 punti percentuali. Le uscite correnti hanno registrato, nel terzo trimestre 2020, un aumento tendenziale del 5,3% dovuto principalmente all’incremento delle prestazioni sociali in denaro (+10,9%), mentre le uscite in conto capitale sono cresciute in termini tendenziali del 77,4% per effetto delle misure straordinarie a favore delle imprese messe in atto dalle AP per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria.   

Le entrate totali nel terzo trimestre 2020 si sono ridotte in termini  tendenziali del 4,8% e la loro incidenza sul Pil è stata del 43,7%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2019. Le entrate correnti nel terzo trimestre 2020 hanno segnato, in termini tendenziali, una riduzione del 4,9% a fronte di un aumento delle entrate in conto capitale dell’8,5%.

Nei primi nove mesi dell’anno la pressione fiscale si attesta al 39,9% del Pil, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al 39,4 del 2019, per la minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-7,5%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (-8,7%). Nel 3° trimestre del 2020, la pressione fiscale è stata pari al 39,3%, in riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

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