Analizzando il rapporto costo/efficacia degli impianti fotovoltaici nell’ambito della piccola e media impresa, EnergRed, E.S.Co.
È impegnata nel sostenere la transizione energetica delle Pmi italiane, ha calcolato che, grazie alle nuove tecnologie oggi disponibili per il fotovoltaico, è possibile ridurre davvero drasticamente l’inquinamento.
“In un arco di tempo pari alla durata di vita di un impianto fotovoltaico di medie dimensione (25 anni) si arriva a un risparmio di 7.750 tonnellate di CO2“, sintetizza l’ingegnere Moreno Scarchini, fondatore e ceo di EnergRed.
Il risparmio medio annuale si attesta dunque a 310 tonnellate di gas climalteranti per ciascun impianto, spiega una nota, ma i benefici non solo ambientali: considerando il Levelized Cost Of Electricity (Lcoe) e adottando la Social Accounting Matrix (Sam), le analisi di EnergRed evidenziano significativi vantaggi anche a livello economico ed energetico, con un possibile risparmio diretto del 38%.
Di fatto, si potrebbero liberare 154 milioni di euro annui di risorse per le imprese, a fronte di un investimento che si riduce nel tempo e che può anche essere pari a zero, optando per le soluzioni Care&Share di EnergRed.
La società fondata da Scarchini è infatti stata la prima E.S.Co.
in Italia a fornire impianti fotovoltaici nella modalità ‘Care&Share’, che non prevede alcuna esposizione finanziaria da parte del cliente per l’acquisto o la gestione dell’impianto, senza alcun vincolo di prelievo dell’energia, a un prezzo dell’energia per l’autoconsumo bloccato per 12 anni e, in più, con la cessione gratuita dell’impianto alla fine del rapporto.
Grazie all’autoconsumo, ciascuna Pmi arriverebbe a ottenere un beneficio diretto di 3.800 euro per ogni kWp di potenza fotovoltaica installata, oltre ad altri 400 euro per kWp derivanti dal “valore dell’asset”, considerando il suo intero ciclo di vita.
Prendersi cura dei clienti e condividere con essi i benefici sono i due principi con cui EnergRed vuole aiutare gli imprenditori italiani a produrre la propria energia a ‘km ed emissioni zero’ senza dover affrontare costi ma godendo solo dei vantaggi di una maggiore sostenibilità: l’obiettivo non è vendere impianti ma gestire la produzione “in loco” di energia da fonti rinnovabili.
“Tornando alla questione ambientale, ipotizzando una produzione media commisurata ad un installato annuo di 0,4 Gw per anno, una produzione approssimativamente pari a 4.875 GWh porterebbe approssimativamente ad 1 milione di tonnellate di CO2 risparmiate in 10 anni”, aggiunge Scarchini, che – considerando gli attuali livelli di inquinamento – ritiene prioritario sensibilizzare l’opinione pubblica sull’utilità dei programmi di riforestazione.
Così è nata anche la foresta di EnergRed.
Con la piantagione di 250 alberi, di cui 100 in Guatemala, 100 in Tanzania ed altri 50 in Italia, EnergRed ha dato vita ad un progetto ad alto impatto sociale realizzato insieme a zeroCO2, la società benefit, certificata B Corp, impegnata a sviluppare soluzioni ‘innovative nature-based’ per mitigare la crisi climatica, salvaguardare gli ecosistemi e supportare le persone, piantando nei primi 2 anni di vita oltre 600.000 alberi e supportato 9.000 famiglie contadine.
In particolare in Italia, attraverso la donazione di alberi alle cooperative realizzata con zeroCO2, EnergRed supporta realtà impegnate nell’ambito socioterapeutico e riabilitativo, dell’accoglienza, educativo/didattico e dell’inserimento al lavoro, permettendo ai destinatari delle donazioni di raggiungere la capacità di autofinanziarsi mediante la vendita diretta o la trasformazione dei frutti.
Grazie al supporto all’agricoltura sociale EnergRed realizza così attività di rilevanza locale, generando benessere per le comunità territoriali e per l’intero tessuto sociale.
“Gli alberi sono il miglior strumento per combattere la crisi climatica, creando anche degli impatti sociali che possano testimoniare quanto la cura dell’ambiente sia un valore per la nostra specie.
In EnergRed siamo convinti che le persone sono il motore del cambiamento, per un mondo più etico e sostenibile.
Ed è così che abbiamo deciso di donare alberi anche alle famiglie di contadini guatemaltechi e tanzaniani, supportandone il lavoro e contribuendo a preservarne l’identità contadina messa in pericolo da chi vorrebbe invece sottrarre loro la terra per creare monoculture”, conclude Scarchini.
Ma piantare alberi – come ha recentemente messo in evidenza Bill Gates – non basta.
È invece il fotovoltaico, grazie alle nuove tecnologie oggi disponibili, la chiave di volta per mitigare il cambiamento climatico e ridurre drasticamente l’inquinamento, tanto più in un periodo in cui le emissioni, come evidenziano gli analisti di EnergRed stanno peggiorando, soprattutto a Milano, Torino e Monza.