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Ecco come Eni decarbonizza l’industria | Lo scenario

L’ultima mossa di Eni è arrivata nei giorni scorsi, con il lancio, in asse con Snam e Confindustria, della raccolta di manifestazioni di interesse non vincolanti per il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell’ambito del progetto che ha già ricevuto, a oggi, un numero significativo di richieste da parte di emettitori italiani ed esteri.

E che rappresenta un passaggio strategico per la decarbonizzazione del sistema industriale.

Ecco perché su Ravenna, baricentro del progetto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, operato dal gruppo guidato da Claudio Descalzi in collaborazione con Snam, le attese sono alte.

Non a caso, scrive il Sole 24 Ore, il polo emiliano rappresenta un tassello cruciale nella strategia di Eni che considera la Ccs come una delle strade da percorrere per raggiungere le zero emissioni nette al 2050.

“Con il progetto – spiega Luigi Ciarrocchi, direttore Ccus, Forestry e Agri-feedstock di Eni – intendiamo riutilizzare i giacimenti offshore a gas esauriti o in via di esaurimento operati da Eni nel mare Adriatico convertendoli in modo sicuro in siti di stoccaggio permanente della CO2.

La significativa capacità di stoccaggio complessiva di questi giacimenti, stimata in oltre 500 milioni di tonnellate, farà di Ravenna Ccs il progetto di riferimento nel Mediterraneo”.

Insomma, uno snodo cruciale non solo per la penisola.

E, a tal proposito, occorre ricordare che l’hub di stoccaggio di Ravenna è parte del più ampio progetto integrato di Carbon Capture and Storage Callisto, operativo dal 2027 e coordinato da Air Liquide.

A fine novembre, Callisto è stato inserito nella lista europea dei progetti di interesse comune e punta a sviluppare una catena del valore della Ccs nell’Europa sud occidentale focalizzandosi sulla decarbonizzazione delle aree industriali italiane, a partire proprio da quella di Ravenna e Ferrara e dell’hub di Fos-Marseille, in Francia.

“L’avvio della Fase 1 di Ravenna Ccs è previsto nei primi mesi del 2024 e consentirà di catturare 25.000 tonnellate all’anno di CO2, emesse dalla nostra centrale gas di Casalborsetti per poi stoccarle in modo permanente nel giacimento esaurito di Porto Corsini Mare Ovest”, prosegue Ciarrocchi.

I tempi, dunque, per un primo, importante, traguardo sono stretti.

Ravenna, però, è solo una tessera di un articolato mosaico che vede Eni impegnata anche in Gran Bretagna dove sta sviluppando un progetto di trasporto, cattura e stoccaggio di anidride carbonica nell’area di Liverpool Bay, al largo del Galles settentrionale, per trasformare uno dei distretti industriali britannici a maggior consumo energetico in uno dei primi cluster industriali low-carbon al mondo.

HyNet sarà operativo con una capacità di stoccaggio di circa 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno nella prima fase, che aumenterà a circa 10 milioni dopo il 2030.

La capacità di stoccaggio totale del sito è di circa 200 milioni di tonnellate di CO2.

Sono, poi, allo studio ulteriori iniziative anche negli Emirati, in Libia, in Egitto e in Australia.

Mentre, in Norvegia, Eni è partner di lunga data del progetto Sleipner Ccs, che opera dal 1996 e che rappresenta il primo progetto al mondo dedicato allo stoccaggio geologico della CO2 per scopi esclusivamente ambientali.

Eni sta inoltre investendo in ricerca e innovazione lungo tutta la filiera della Ccs, dalla cattura all’utilizzo della CO2.

E, proprio nell’ambito della ricerca, è stato avviato il progetto internazionale Hercules, supportato dal gruppo e di altri partner e coordinato dal Laboratorio Energia e Ambiente Piacenza (Leap).

Obiettivo: dimostrare l’applicazione di tecnologie innovative integrate nella filiera di cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2 in regioni del sud Europa ad elevata densità industriale (cluster del Nord Italia e Grecia).

L’iniziativa è stata premiata con un finanziamento di 30 milioni del programma quadro Horizon Europe, ai quali si aggiungono infrastrutture e risorse interne per circa 10 milioni di euro messe a disposizione da Eni e dagli altri partner del progetto.

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