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[Il documento integrale] Banca d’Italia: in aumento il debito delle Amministrazioni pubbliche

FPI_15-_ottobre_2021

La Banca d’Italia ha pubblicato la statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.

Con questa pubblicazione vengono diffusi i dati di agosto 2021 relativi al debito e al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato.

Di seguito una breve sintesi dei messaggi principali.

Alla fine di agosto il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 8,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.734,4 miliardi. L’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (10,7 miliardi) è stato più che compensato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (18,9 miliardi, a 139,7) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,4 miliardi).

Il debito e il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche includono anche la quota del prefinanziamento relativa ai prestiti erogato dalla Commissione europea lo scorso 13 agosto nell’ambito del Dispositivo di ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF; 15,9 miliardi). Alla fine del mese i prestiti (SURE e RRF) erogati dalle istituzioni europee al nostro Paese ammontavano nel complesso a 43,4 miliardi.  

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 9,0 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto stabile.

Rispetto al mese precedente, la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è cresciuta leggermente (dal 23,4 al 23,5 per cento); la vita media residua è aumentata a 7,6 anni.

Ad agosto le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 44,9 miliardi, in lieve aumento (0,6 per cento; 0,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2020. Nei primi otto mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 288,2 miliardi, in aumento dell’11,5 per cento (29,8 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre al più favorevole quadro macroeconomico, tale incremento riflette l’effetto di alcuni fattori straordinari tra i quali gli slittamenti di alcune imposte di competenza del 2020.

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