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A gennaio diminuisce il debito pubblico italiano | Il documento

FPI_15-_marzo_2023

Banca d’Italia ha emanato la pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Con questa pubblicazione vengono diffusi i dati di gennaio 2023 relativi al debito e al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato.

A gennaio il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 2.756,5 miliardi. La diminuzione (6,0 miliardi) rispetto al valore di dicembre 2022 riflette le minori disponibilità liquide del Tesoro (8,8 miliardi, a 34,7), parzialmente compensate dal fabbisogno (1,8 miliardi) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,0 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di circa 6,1 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è aumentato di circa 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto stabile.

A gennaio la quota del debito delle Amministrazioni pubbliche detenuta dalla Banca d’Italia è risultata pari al 26,1 per cento (invariata rispetto a dicembre); quella detenuta da non residenti era pari a dicembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) al 26,8 per cento. A gennaio la vita media residua del debito è rimasta stabile rispetto a dicembre, a 7,7 anni. A gennaio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 44,3 miliardi, in aumento dell’11,2 per cento (4,5 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2022.

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