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Vito Grassi, Presidente Graded Spa: “Le imprese reagiscono, ma servono politiche industriali coraggiose”

Vito Grassi, Presidente di Graded Spa, ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.

Il suo intervento si è tenuto nel panel “La crescita e la produttività delle imprese italiane: i fattori su cui puntare“, moderato dal giornalista Lirio Abbate.

Ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.

Presidente, oggi si è parlato di impresa, si è parlato delle imprese in Italia che sono da un lato un’eccellenza, ma dall’altro che stanno vivendo anche un momento di forte pressione e di crisi.

Sì, l’attenzione sulle imprese è fondamentale quando si parla di sviluppo economico. Sono le imprese che lo fanno e sono le imprese che poi si confrontano con la realtà quotidiana che è sempre più complessa in un contesto di innovazione, che ho avuto il piacere di sottolineare, che è sempre più veloce.

Devi adeguare i modelli organizzativi al merito e alla velocità. Devo dire che le imprese stanno rispondendo bene da questo punto di vista, non si tirano indietro, il sistema delle imprese italiane è stato il più veloce a reagire post-Covid. Poi c’è un tema che è quello della dimensione, che richiede o un intervento strutturale di politica industriale, dove si incentiva l’aggregazione, oppure si continua ad andare avanti così e delle aggregazioni avvengono, ma aspettando che avvengano dal basso ci vorrà più tempo.

Siamo agli Stati Generali della ripartenza, voi ci siete sempre stati, abbiamo anche fatto Sud Europa-Napoli. Quanto questo modello fatto di dialogo e di confronto tra tutte le anime del nostro Paese è fondamentale per la crescita dell’Italia?

È fondamentale, quanto basta a dirle che rifacciamo, rifacciamo anche l’evento di Napoli e così come questo evento in Bologna è sempre più lungo e popolato di contributi importanti, sono momenti di riflessione però importanti per capire meglio e interpretare la realtà.

Sentire anche il mezzogiorno è coerente con il messaggio che arriva oggi di questo mezzogiorno che reagisce, quindi si sono tutti un po’ accorti che ci sono aziende che producono anche da noi.

In realtà ci fa piacere, ma i dati poi macroeconomici, che sono quelli di ricchezza però capita, sono ancora lontanissimi. Il sindaco Manfredi faceva riferimento ai divari e lui li vive quotidianamente e territorialmente, ma i divari dovrebbero essere un parametro di quelli che la chiusura del PNRR dovrebbe registrare, non dico l’abbattimento ma insomma il miglioramento. Sono curioso di vedere a che numero arriviamo, ma sicuramente c’è tanto ancora da fare e da lavorare.

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