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Valerio De Molli, Ceo di Teha: “Chi decide di produrre in Usa non fa più Made in Italy. Sono totalmente in disaccordo su quella strada”

“Io sono totalmente in disaccordo con le aziende che, di fronte alla minaccia dei dazi, hanno espresso l’intenzione di aumentare la produzione locale negli USA”.

A dirlo Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo di Teha, durante la presentazione della nona edizione del forum “La roadmap del futuro per il food & beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni”, previsto a Bormio il 6 e 7 giugno.

“Anche Kering ha fatto il tentativo in Texas: fallimento assoluto. La mozzarella negli Stati Uniti la fanno già e la fanno anche molto buona, peraltro. Il punto è di distinguere con le forze del tuo terroir, quelle tue caratteristiche distintive” – ha detto De Molli.

“Quindi non puoi proibire che altri facciano la mozzarella, ma la tua mozzarella, con quella bufala particolare, trattata in un certo modo è quello che ti distingue, ti differenzia e fa uscire un prodotto distintivo e di grande qualità”.

“Quindi su questo aspetto io penso che un made in Italy che dica vado a fare la fabbrica in Texas, non diventa made in Italy ma diventa made in Texas, facesse pure e poi si confrontasse sul mercato col suo prodotto che è un’altra vicenda, quindi sono totalmente in disaccordo su quella strada”.

Oltretutto, fa notare De Molli, “prendere una decisione di questo tipo, di costruire una fabbrica addirittura negli Stati Uniti, ti porta a investimenti enormi. Lo fai sulla base di che cosa? Su un signore, lo sceriffo di Washington che ha preso certe decisioni oggi e se domani le cambia e le ribalta che te ne fai dalla tua fabbrica nel Texas?”.

“E poi chiedete a tutti gli imprenditori che già hanno le fabbriche negli Stati Uniti” – ha proseguito De Molli. “Ci sono tanti imprenditori disperati che non trovano gli operai, non trovano i tecnici, questi cambiano lavoro per una manciata di centesimi di dollari in più o in meno, non c’è fidelizzazione, non c’è continuità, sono disperati”.

“Quindi andate pure a fare le fabbriche negli Stati Uniti e divertitevi nella giostra degli Usa”.

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