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Adolfo Urso (presidente Copasir): «La via della seta rischia di diventare la via della dominazione globale»

«Si era pensato che la globalizzazione avrebbe portato all’esportazione della democrazia. Così non è stato, anzi ha esportato il totalitarismo nel mondo, e la Cina dimostra come la globalizzazione possa rappresentare la via per il dominio del mondo». Lo ha detto il presidente del Copasir, Adolfo Urso, parlando come presidente della Fondazione Farefuturo alla giornata conclusiva, alla Farnesina, della conferenza di Villa Mondragone. Urso ha messo in guardia dal rischio che «la postura aggressiva e imperiale» della Cina rappresenta per il mondo.

«La pandemia ha accelerato la storia» ha detto Urso «e gli Usa si sono accorti che la Cina è divenuta l’avversario sistemico. La via della seta rischia di diventare la via della dominazione globale» ha aggiunto «per questo è necessario che l’Occidente non attui politiche economiche slegate dai giochi geopolitici».

In particolare, l’Italia, secondo Urso, «può e deve investire molto nell’economia digitale», deve ridefinire gli interessi nazionali contro «la sottomissione tecnologica da parte di attori lontani ma ormai molto vicini. La relazione dei servizi di sicurezza al Parlamento del 2018 già segnalava» ha sottolineato Urso «tre gravi aree di rischio Paese: la denatalità, l’aumento del divario interno e appunto la sottomissione tecnologica».

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