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La Romagna è la California del turismo, ma occorre l’intervento pubblico per sostenere le trasformazioni | L’intervento di Terzo Martinetti, amministratore Glamping Cesenatico

Terzo Martinetti, Amministratore delegato di Glamping Cesenatico (gruppo di successo del settore del turismo) ha partecipato agli Stati Generali della Ripartenza 2025 “Insieme per far crescere l’Italia”, organizzati a Bologna dal 27 al 29 novembre 2025 dall’Osservatorio economico e sociale “Riparte l’Italia”.

Ecco l’intervista rilasciata prima di partecipare all’evento.

Presidente, siamo agli Stati Generali della ripartenza. Quanto è importante questo dialogo per far crescere l’Italia?

È fondamentale perché è da questo dialogo che si può fare ripartire l’Italia, un po’ come il titolo dell’iniziativa del convegno in generale. Se ne ha bisogno, secondo me.

Il turismo è una leva molto importante per il benessere dell’Italia. Qual è la situazione dal suo punto di vista?

Il nostro gruppo ha due villaggi, due campeggi, operiamo in Romagna, che è un po’ la California italiana del turismo, ed è una regione che ha avuto grandi successi, ha fondato un’economia straordinaria in questi 50 anni. Oggi ha bisogno di essere rilanciata e quindi c’è veramente bisogno di ripensare un po’ in generale, un po’ tutto il sistema, di rigenerare il turismo romagnolo e un po’ di conseguenza regionale e italiano, perché è una parte importante del turismo italiano.

Cosa vuol dire rigenerare?

Vuol dire ripartire da capo, per alcuni ispetti, un po’ rivisitando tutto. 4.000 alberghi che sono sulla riviera romagnola oggi sono in gran parte in una fase di stanca e c’è bisogno di rilanciarli complessivamente, che vuol dire sia per quello che riguarda le risorse umane, quindi la professionalità, la disponibilità del personale e per quello che riguarda anche proprio l’hardware, quindi le strutture fisiche e le norme urbanistiche, edilizie, i regolamenti regionali, comunali, nazionali che intervengono su queste misure.

L’altra gamba del problema è il problema finanziario, perché chiaramente nella necessità di interventi corposi per rilanciare veramente la qualificazione dei villaggi turistici, dei campeggi, degli alberghi, c’è bisogno di mutui che abbiano delle durate di 20, 25, 30 anni, che le banche fanno benissimo il loro mestiere e aiutano moltissimo le imprese turistiche in questo periodo, però c’è bisogno in questo settore di avere delle durate più lunghe che possono stare in piedi solo con le garanzie statali, quindi ritorniamo all’altro problema.

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