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Davide Tabarelli (presidente Nomisma Energia): «Lo stanziamento dello stato per le bollette non fermerà i maxi-rincari»

Lo stanziamento salito a 3,8 miliardi di euro per calmierare le bollette della luce e del gas non basterà a fermare i maxi-rincari. Ne è convinto Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, che in una intervista a ‘La Stampa’ prevede che “ci saranno dei rincari un po’ meno forti, ma sempre insostenibili per migliaia di famiglie e di imprese italiane”.

Comunque un certo sollievo ci sarà, con 3,8 miliardi di euro a disposizione. O no? “Se le cose venissero lasciate andare senza interventi della politica, il 1° gennaio le tariffe italiane del metano aumenterebbero del 50percento e quelle dell’elettricità del 25 per cento.

Invece con il sussidio di 3,8 miliardi di euro le bollette del metano a gennaio rincareranno del 35 per cento e quelle dell’elettricità del 15 per cento, rispetto al livello già altissimo raggiunto negli ultimi mesi di esplosione dei prezzi dell’energia. Rincari del 35 e del 15 per cento sono insostenibili per il sistema economico” osserva.

Secondo Tabarelli “la situazione è talmente grave che si deve intervenire in tutt’altra maniera, ma è inutile parlarne, non si farà”. Cioè? “Bisognerebbe tornare alle tariffe amministrate, cioè stabilite dalla mano pubblica. Ma a Roma e a Bruxelles dicono che quella a cui stiamo assistendo è una normale manifestazione del libero mercato, e che si aggiusterà tutto automaticamente” spiega.

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