Il mondo sta attraversando una crisi ancora più imponente di quella sanitaria: la crisi climatica. Si sta assistendo ad eventi catastrofici, come le inondazioni in Germania o gli incessanti incendi. Tutti questi fenomeni non hanno fatto altro che confermare «che stiamo facendo la cosa giusta con la nostra nuova strategia», sostiene Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Bce. «Solo di recente abbiamo deciso di tenere maggiormente in considerazione la protezione del clima nella nostra politica monetaria».
«Il cambiamento climatico è la più grande sfida del 21° secolo. Sfortunatamente, probabilmente vedremo eventi meteorologici estremi, come quelli che abbiamo appena sperimentato, più frequentemente in futuro», continua Schnabel. «Ha effetti di vasta portata sugli sviluppi economici e quindi anche sulla stabilità dei prezzi, che è il nostro compito principale. Ad esempio, espone l’economia a shock macroeconomici più frequenti, che hanno un impatto sulla crescita e sull’inflazione».
Naturalmente, aggiunge, «i governi sono i primi responsabili dell’azione. Ma noi come banca centrale non possiamo semplicemente stare in disparte e non fare nulla. Il nostro obiettivo principale è mantenere stabili i prezzi nell’area dell’euro. E il cambiamento climatico ha grandi implicazioni per la stabilità dei prezzi. Ecco perché siamo obbligati ad agire per adempiere al nostro mandato»
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