”Vogliamo riflettere sui futuri che ci attendono, sul paese che possiamo costruire e che dipenderà dalle scelte strategiche che faremo”. Riccardo Di Stefano, il nuovo presidente dei Giovani di Confindustria, lo sottolinea in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’ parlando anche del prossimo convegno che si terrà a Roma.
”Il Covid ha cambiato profondamente le persone e l’economia, il modo di lavorare, di consumare e le dinamiche del commercio globale. Dobbiamo decidere quale paese vogliamo costruire per il futuro, convinti che niente potrà più essere come prima”.
”Nel convegno presenteremo alcune proposte e il dibattito servirà a metterne a fuoco anche altre, declinate sui temi che affronteremo: l’impresa, l’innovazione, i nuovi mestieri, il mercato del lavoro, l’internazionalizzazione – continua Di Stefano -. Per l’Italia non si tratterà di una ripartenza, ma di una nuova partenza. E condivido in pieno la frase pronunciata dal presidente Carlo Bonomi all’assemblea di Confindustria, che, rivolto al presidente del Consiglio, ha affermato ‘se non cogliamo l’occasione del Recovery Fund non va a casa solo il governo, come ha detto lei, ma ci andiamo tutti”’.
”Da questa situazione il paese può uscire rafforzato, ma solo se siamo tutti uniti, se tutti gli attori sociali, il governo e la politica lavorano compatti ad un progetto paese – aggiunge Di Stefano -. L’Italia già prima del Covid stava andando verso un lento declino. Bisogna ripensare il modello di sviluppo dalle basi. E la politica deve ascoltare l’impresa, perché è l’impresa che genera lavoro e benessere”.