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Federico Rampini (Repubblica): «Europa e Cina pagheranno prezzi più alti per l’energia: ecco perché»

Europa e Cina pagheranno prezzi più alti per l’energia per un insieme di concause: fenomeni climatici estremi e imprevisti e una ripresa economica più rapida del previsto che fa crescere i consumi energetici. Lo spiega Federico Rampini, che parla di una «tempesta perfetta».

«L’utopia di una transizione rapida verso un pianeta a “emissioni zero” si scontra con i limiti delle energie rinnovabili e un ritardo nel progresso tecnologico. Le aree che consumano più di quanto producano energia – come Europa e Cina – sono il lato debole nel nuovo “risiko energetico” che mescola economia, finanza, e grandi strategie geopolitiche. America e Russia sono sul fronte dei vincitori, con compagni di strada sorprendenti. L’uscita dal tunnel della pandemia riserva anche questa novità. La Federal Reserve, la Banca centrale europea e quella cinese: tutte concordano sul fatto che l’inflazione è rinata in buona parte perché sospinta da questo mini-shock energetico».

«Tra gli elementi scatenanti di questa crisi, uno è quasi banale. Il vento ha soffiato molto meno del solito al largo delle coste del Regno Unito. È lì che si concentra la massima capacità eolica europea. Questo ci ricorda un limite delle fonti rinnovabili, la cui disponibilità non è costante: La capacità di stoccaggio di queste energie è ancora troppo limitata. L’aumento della domanda, le penurie di produzione, fanno schizzare al cielo i prezzi e prima o poi l’effetto si trasmette nelle bollette degli utenti. I vari mercati energetici sono vasi comunicanti: se s’inaridisce l’offerta in uno dei comparti tutti gli altri diventano più cari».

«Questo pone una seria ipoteca sugli impegni solenni proclamati da molti governi, di un azzeramento delle emissioni carboniche a medio termine. La rivoluzione verde dell’Europa è un progetto che poggia ancora su basi fragili. Una notizia eccellente come la ripresa economica è un brutale richiamo alla realtà dell’oggi: per riaprire le fabbriche ci vuole più energia subito, non domani. A Bruxelles come a Berlino, Londra Parigi e Roma, c’è ancora un deficit d’innovazione tecnologica, l’unico ingrediente che può far cambiare le regole del vecchio risiko. I prezzi che impazziscono sono la fotografia istantanea di queste strozzature».

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