L’Istat ha registrato il «quarto mese consecutivo di arretramento dell’attività», si tratta di «una caduta cumulata di ben sette punti percentuali, con i livelli di produzione tornati indietro sui valori di novembre scorso». A evidenziarlo è Giovanni Pelazzi, presidente di Argenta Soa, presidente di una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche, nel commentare i dati dell’Istat sulla produzione nelle costruzioni a luglio. Questi dati «sono un chiaro segnale d’allarme di cui la politica deve tener conto».
«Ci sono le condizioni per una “tempesta perfetta” che avrà ricadute molto negative per il settore e per il Paese: gli aumenti dei prezzi delle materie prime utilizzate nel settore stanno producendo un’onda lunga che durerà ancora; l’incertezza sulle regole da applicare; i costi energetici elevatissimi che impattano sui bilanci di famiglie e imprese riducendone la capacità di spesa e investimento, i timori sulle prospettive economiche del Paese e, infine, l’incertezza politica legata all’esito delle prossime elezioni parlamentari e alle scelte che saranno fatte per il comparto edile. Questo contesto spiega anche la forte caduta delle aspettative degli imprenditori del settore».