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Marcello Minenna (direttore agenzia Dogane): «Export: ecco chi traina la ripresa»

Secondo gli ultimi dati forniti dalla World Trade Organization (Wto) e da altre istituzioni internazionali, almeno per quanto riguarda il commercio globale, sembra che i momenti più drammatici della crisi pandemica siano superati. Infatti, secondo l’analisi di Marcello Minenna, il direttore dell’agenzia Dogane, i numeri sembrano certificare l’avvio di «una forte fase di espansione degli scambi».

«L’indice composito Wtoi elaborato dagli economisti del Wto fotografa ad inizio aprile 2021 una crescita al di sopra del trend storico, in accelerazione. L’espansione appare robusta lungo tutta la catena del valore globale».

«Il settore dell’elettronica a trazione cinese – che aveva tenuto meglio di altri durante la fase di crollo del 2020 — si può definire surriscaldato con una crescita di 15 punti sopra il trend storicamente mai osservata».

«Bene anche il settore automotive, dopo il devastante declino dell’anno scorso. L’aumento dei volumi dei beni esportati è salito intorno al 15% annuo, un valore tipico dei periodi di sostenuta espansione dell’economia globale», spiega Minenna sul Sole 24 Ore.

«Dopo lo choc pandemico della primavera 2020 che ha coinvolto la totalità delle economie industrializzate ad eccezione della Cina, la fase di riavvio della crescita dei volumi esportati è stata trainata dall’economia cinese (barre verdi) che ha inanellato una serie di record assoluti, mentre le economie occidentali (Usa e area Euro) rimanevano ancora al palo a causa delle ondate pandemiche invernali e del secondo round di restrizioni all’attività economica».

«Dal mese di marzo 2021 si osserva una riduzione del ritmo di crescita delle esportazioni cinesi dovuta al raffreddamento del ciclo domestico di espansione del credito. Nel complesso l’espansione dei volumi accelera, soprattutto per la crescita della quota Usa (barre rosse), delle altre economie asiatiche avanzate (Giappone, Corea, Singapore, barre viola)», prosegue.

«Per quanto riguarda l’area Euro (barre arancioni), la situazione di lockdown tra novembre 2020 ed aprile 2021, ha pesato sul ritmo di recupero. La recrudescenza invernale della pandemia ha influenzato in misura maggiormente negativa le esportazioni verso i Paesi europei, sia appartenenti all’Unione Europea sia extra UE, che insieme corrispondono a circa 1140% delle esportazioni totali dell’area valutaria. Non ne hanno risentito invece le esportazioni verso la Cina, che hanno consolidato il trend positivo iniziato a luglio 2020».

«La variazione percentuale a 12 mesi dei volumi esportati, dopo essere finalmente tornata a gennaio 2021 intorno allo o% dopo 15 mesi di declino, segna ora un incoraggiante +7,3%. Infatti, finalmente a partire da febbraio 2021 Si è osservata un’espansione degli scambi verso gli Usa e l’America Latina».

«In netta controtendenza il dato delle esportazioni verso gli altri Paesi asiatici (-4.35% ad aprile 2021) probabilmente influenzato in maniera determinante dalla seconda grave ondata pandemica in India e il conseguente lockdown che ha coinvolto 1,3 miliardi di persone. In definitiva, gran parte dell’economia globale si è rimessa in moto e il trend è in accelerazione grazie ai progressi delle campagne vaccinali e di contenimento della pandemia. Potrebbero esserci ulteriori stop, soprattutto nelle grandi economie caratterizzate da una bassa penetrazione dei vaccini, ma non in grado di alterare la ritrovata corsa degli scambi internazionali».

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