Con l’economia globale ormai in ginocchio, dopo una pandemia ancora in atto durissima, si intravedono i primi spiragli sul futuro grazie al vaccino. Si animano le discussioni, non soltanto sulle stime dell’impatto in termini numerici sul Pil, ma anche sul dopo e cioè: come far ripartire l’economia e i consumi?
Con il via libera della Camera ad assegni diretti per 2.000 dollari a testa per ogni americano, proposta avallata dallo stesso Trump, sembra vincente negli Stati Uniti la teoria dell’Helicopter Money, ovvero soldi sui conti correnti dei cittadini. Tecnicamente si tratta di un’alternativa al Quantitative easing, cui ricorrere quando i tassi di interesse si avvicinano allo zero e l’economia non si riprende dalla recessione.
Una misura di grande effetto che, come il Quantitative easing, comporta creazione di moneta da parte delle banche centrali per espandere l’offerta. L’effetto, tuttavia, sul bilancio della banca centrale è diverso rispetto a quello dell’allentamento quantitativo. In base al Qe, infatti, le banche centrali creano riserve acquistando obbligazioni o facendo altre attività finanziarie, effettuando un “asset swap”. Ma, mentre lo swap è reversibile, l’helicopter money non lo è, perché le banche centrali danno via i soldi creati.