Bruxelles è stata chiara con il nostro Paese. I vertici dell’Unione hanno riferito al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di fare in modo che “L’Italia adotti tutte le misure necessarie per affrontare la pandemia da coronavirus, sostenere l’economia e supportare la ripresa ma quando le condizioni economiche lo consentiranno persegua le politiche fiscali prudenti per la sostenibilità del debito”. Questa la sintesi di quanto scritto nel Report Paese che tiene conto dell’impatto negativo della pandemia sulla finanza pubblica nazionale.
Per Bruxelles, “data l’incertezza eccezionale causata dalla straordinarietà dell’impatto della pandemia sulla situazione macroeconomica e sul bilancio, la Commissione non ritiene opportuno in questa congiuntura decidere se assoggettare l’uno o l’altro Stato membro alla procedura per disavanzi eccessivi”. Quindi nessuna procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. Ma, l’Italia deve, si legge nel Report “rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario, degli operatori sanitari; migliorare il coordinamento tra Autorita’ nazionali e regionali; fornire un’adeguata sostituzione del reddito e l’accesso alla protezione sociale, in particolare per i lavoratori atipici”.
LE LINEE GUIDA
Ma ancora. L’Italia, secondo il Report Paese, deve anche mitigare l’impatto della crisi sull’occupazione, attraverso modalità di lavoro flessibili e misure di sostegno attivo, rafforzare l’apprendimento a distanza; garantire un’attuazione efficace delle misure per fornire liquidità all’economia reale, comprese le piccole e medie imprese, le imprese innovative e i lavoratori autonomi ed evitare pagamenti in ritardo. Infine, per l’Ue l’Italia deve investire di piu’ per favorire la transizione verde e migliorare l’efficienza del sistema giudiziario e l’efficacia della pubblica amministrazione.
PAROLA A GENTILONI
“Quando la situazione cambierà prenderemo le nostre decisioni sui conti pubblici degli Stati membri, tra i quali c’e’ anche l’Italia ma fino a quando la situazione rimarrà così, nessuna procedure sara’ avviata. La pandemia di coronavirus e le necessarie misure di contenimento – ha continuato Gentiloni – hanno inferto un duro colpo alle economie europee. Le raccomandazioni odierne rispecchiano questa situazione senza precedenti. Rafforzare la nostra sanità, sostenere i nostri lavoratori, salvare le nostre imprese: queste le priorità di oggi. Le sfide che ci attendevano prima della crisi non sono peroò svanite: i nostri obiettivi di investimento e di riforma dovranno quindi rimanere incentrati sulla riuscita della transizione verde e della trasformazione digitale e sulla garanzia dell’equità sociale. Questo significa anche che ciascuno deve pagare il dovuto: in un’Europa della solidarietà e dell’equità non può esistere alcuna pianificazione fiscale aggressiva”.
PAROLA A DOMBROVSKIS
Il Vicepresidente esecutivo della Commissione Ue è chiaro sugli effetti del Coronavirus. “Come lo schianto di un asteroide, il coronavirus ha scavato un cratere nell’economia europea. Quest’anno abbiamo riorientato il pacchetto di primavera del semestre europeo, semplificandolo per dare agli Stati membri una bussola che permetta loro di navigare nella tempesta. Nell’immediato la nostra priorita’ sono gli investimenti nella sanità pubblica e la tutela dell’occupazione e delle imprese. Ora che andiamo verso la ripresa, il semestre risulterà essenziale, delineando un approccio coordinato per riportare le economie europee sulla strada della crescita sostenibile e inclusiva: nessuno dev’essere lasciato indietro. Abbiamo bisogno – ha concluso – anche di riforme per migliorare la produttività e il contesto imprenditoriale. Non appena le condizioni lo consentiranno, dovremo trovare un equilibrio tra il conseguimento della sostenibilità di bilancio e lo stimolo degli investimenti”.
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