Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Leonardo Becchetti (Avvenire): «Il Next Generation Eu avrà successo se creerà lavoro e valore economico sostenibile»

Sul piano nazionale del Next Generation Eu “ci sono molte buone idee sul tappeto, troppe rispetto alle pur ingenti somme a disposizione. Ed è probabilmente difficile (e politicamente non pagante) fare la selezione. Eppure l’ardua decisione va presa”. Su Avvenire Leonardo Becchetti invita il governo a “tener conto innanzitutto dei vincoli di azione posti dall’Ue, ma anche degli obiettivi che vogliamo darci in sede nazionale.

Sul primo punto la questione è molto chiara, anche se viene spesso messa in secondo piano nel nostro dibattito pubblico. Se le regole del Next Generation Eu prevedono che il 30% dei progetti debba avere un esplicito focus sulla transizione ecologica e sulla digitalizzazione, tutti i progetti devono rispettare il principio del non fare passi indietro in sei dimensioni chiave della sostenibilità: mitigazione del cambiamento climatico, adattamento al cambiamento climatico, sostenibilità nell’uso della risorsa idrica, transizione verso l’economia circolare, prevenzione dell’inquinamento e tutela della biodiversità.

Muovendosi in questa cornice dovremmo poi dare priorità alle iniziative più impattanti ovvero a quelle ‘bocce’ in grado di colpire i cinque ‘birilli’ della creazione di valore economico, creazione di posti di lavoro, sostenibilità ambientale, sostenibilità sanitaria e ricchezza di senso del vivere. Con uno slogan, abbiamo bisogno di progetti sostenibili, popolari e generativi.

Il Next Generation Eu avrà successo se creerà lavoro e valore economico sostenibile, coinvolgendo la maggior quota possibile di cittadini e imprese. L’idea di fare affidamento solo su pochi grandi progetti invece non ha senso di per sé ed è anche contro il principio della diversificazione del rischio. Molto meglio puntare le proprie carte su diverse iniziative quando si verifichi che esse rispettino i criteri europei e gli obiettivi che ci diamo perché l’imprevedibilità dei tempi che viviamo e i limiti della nostra capacità di prevedere tutte le circostanze porteranno inevitabilmente al successo di alcuni più che di altri”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.