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Kerstin af Jochnick (Bce): «Le banche fino ad ora sono state resilienti alla crisi»

“Le banche dell’area euro si sono dimostrate resilienti ad avversi e severi shock macroeconomici caratterizzati da un alto grado di incertezza negli ultimi anni, a differenza di quanto avvenuto durante la crisi finanziaria globale” a dimostrazione che le riforme attuate dopo il 2008 “stanno funzionando e che gli elementi di queste riforme che sono ancora pendenti dovrebbero essere implementati senza ulteriori ritardi”.

Lo ha detto il membro del Consiglio di vigilanza della Bce, Kerstin af Jochnick, nel suo discorso al convegno ‘Prospettive del credito per una ripresa sostenibile’, presso la sede di Banca d’Italia a Milano.

Le banche, ha sottolineato af Jochnick, “fino ad ora hanno risposto bene” alla crisi ucraina, sia riuscendo a gestire senza troppi contraccolpi le esposizioni dirette in Russia, sia non registrando nei loro bilanci effetti negativi “visibili”, con livelli aggregati di capitale e liquidità solo “modestamente” in calo a metà del 2022 rispetto a fine 2021 mentre il livello dei crediti deteriorati è sceso “al minimo storico dell’1,9%” e la redditività “è in ripresa”, con un ritorno sul capitale tangibile nel secondo trimestre dell’anno al 7,6%, “il livello più alto dalla nascita della Vigilanza europea”.

L’outlook sulla redditività “resta positivo” per l’intero 2022 grazie alla crescita dei volumi di prestiti e ai tassi di interesse più alti, con “i partecipanti al mercato che sembrano anticipare che questa forte dinamica si estenderà anche nel 2023”, una previsione quest’ultima che, ammonisce af Jochnick, va presa con le molle a causa dei rischi al ribasso che minacciano l’economia europea e globale.

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