Il governo italiano è pronto a dare battaglia all’Europa che vorrebbe imporre uno stop alla vendita di auto alimentate a benzina e diesel a partire dal 2035, per ridurre le emissioni inquinanti.
La Commissione Europea è impegnata nello sviluppo di norme ancora più rigorose e stringenti per quanto riguarda le emissioni delle auto a benzina e gasolio.
E la nuova normativa Euro 7 dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio 2025 (dal 1° luglio 2027 per i mezzi pesanti) non senza timori per gli effetti sulle case automobilistiche.
NON SI PU IMPORRE L’ACQUISTO DI AUTO ELETTRICHE
Sul rinnovo del parco auto circolante “la discussione in sede Ue sconta una tara di posizionamento ideologico.
Servono obiettivi condivisi: non possiamo decidere che la verità debba calare dall’alto.
Non si può imporre l’acquisto di auto elettriche” a tutti, ha detto Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al convegno ‘Le auto di domani: presente e futuro della mobilita alla 44* edizione del Meeting di Rimini.
ITALIA NON CEDE A SCELTE TECNOCRATICHE DI BRUXELLES
“Il governo decide dove va la nazione e assume fino in fondo le scelte che fa in coerenza con il mandato conferito”, senza “cedere alle scelte tecnocratiche di Bruxelles”.
Se, come chiede l’Europa, “dobbiamo imporre a tutto il popolo italiano di cambiare l’auto in elettrica – per rapporti non chiari – il governo non li seguirà su questa strada e lo dico con chiarezza.
La sostenibilità deve essere realizzata dal punto di vista economico e sociale”, difendendo l’eccellenza italiana, ha concluso Bignami.
ACI, 20 MLN AUTO ALTAMENTE INQUINANTI
In Italia abbiamo “20 mln di vetture altamente inquinanti.
Dobbiamo inventarci qualcosa per smaltire queste macchine, non è possibile eliminarle tout court altrimenti il diritto di libera circolazione sarà leso”, ha affermato Angelo Sticchi Damiani, presidente Aci, al convegno sulle auto di domani al Meeting di Rimini.
SMALTIRE GRADUALMENTE AUTO INQUINANTI, UE VALUI SITUAZIONE DELL’ITALIA
Lo smaltimento delle auto inquinanti “deve avvenire gradualmente”, ha proseguito il numero uno dell’Aci.
“Il futuro dell’auto lo sta delineando l’Europa, di conseguenza gli Stati membri.
È affascinante avere una mobilità sostenibile dal punto vista ecologico e di emissione zero ma bisogna fare i conti con la situazione italiana che è diversa”, ha spiegato.
ACI E MIT STUDIANO SISTEMA FRANCESE PER RICAMBIO PARCO
Per smaltire le auto inquinanti in Italia “un’altra ipotesi che stiamo guardando con molte interesse” è il sistema messo a punto “in Francia da Macron: lo Stato si sta facendo carico di questo problema e sta investendo per avere un ricambio veloce del parco circolante”, ha continuato Sticchi Damiani.
“Lo Stato garantisce il noleggio per cinque anni alle persone che hanno un determinato Isee e paga una quota della rata” dell’auto “modulata sull’Isee della persona.
La parte finanziaria e una parte dei servizi le mette lo Stato, il noleggiatore paga solo una parte dei servizi.
interessante e lo stiamo seguendo con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per vedere come farlo in Italia”, ma “servono regole serie”.
IRRAZIONALE SOSTENERE AUTO VECCHIE
Secondo Sticchi Damiani, “non si può dire che tutte le auto che compiono 20 anni sono storiche.
Avere l’esenzione totale della tassa di possesso è un modo per prendersi in giro.
Pensare che sto dando un ammortizzatore sociale perché metto in gioco auto vecchie è poco serio, non è giusto e sviliamo le auto storiche. Sostenere le auto vecchie è irrazionale”, ha concluso