Salute, lavoro, economia, multilateralismo, democrazia partecipativa: in occasione della Conferenza sul Futuro dell’Europa, l’ex premier Giuseppe Conte – in un intervento sul Corriere della Sera – lancia una proposta articolata in cinque punti, «cinque stelle europee» per un nuovo «Umanesimo europeo», che «abbia al centro la dignità della persona, e ci restituisca il senso di un progetto comune, che non sia solo uno spazio economico condiviso, ma una ricca e articolata comunità di valori, con chiari e ambiziosi obiettivi comuni».
«Dobbiamo rafforzare le competenze e gli strumenti dell’Ue in ambito sanitario», afferma Conte, con «investimenti comuni e alla cooperazione nell’ambito della ricerca scientifica». «L’istituzione di un salario minimo europeo – aggiunge – è solo il primo passo», si punti a «un vero pilastro sociale europeo, ambizioso e vincolante, che renda strutturale il sostegno agli ammortizzatori sociali nazionali, sulla scorta di quanto realizzato con lo strumento Sure».
In ambito economico, «dobbiamo superare le rigide regole del Fiscal Compact, introducendo lo scorporo degli investimenti nel green, nella ricerca, nell’istruzione e nella cultura dal pareggio di bilancio» e «voltiamo pagina anche sul voto all’unanimità nelle politiche fiscali».
In politica estera, l’Ue «deve privilegiare l’azione multilaterale e la cooperazione euro-atlantica, ma deve essere in grado di poter agire, quando necessario, anche in via autonoma». Infine, le proposte per un’Europa più trasparente e inclusiva, con al centro il Parlamento, ma anche potenziano l’attuale Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice).