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Paolo Ghiotti (Ance Veneto): «Imprenditori in ginocchio. In Veneto 89 milioni di investimenti rischiano di fermarsi»

Serve che il governo «intervenga in modo deciso perché gli imprenditori sono in ginocchio a causa del costo delle materie prime, del carburante e dell’energia». A dirlo è Così il presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti, che esprime la sua preoccupazione dopo che è saltata la norma che consentiva di sospendere gli appalti per il caro prezzi in attesa delle compensazioni.

«È una decisione gravissima che non solo mette in difficoltà le imprese, ma rischia di bloccare gli effetti positivi del Pnrr e, quindi, gli effetti positivi delle risorse sullo sviluppo del territorio», sostiene. «Il Veneto questo significa mettere a rischio 89 milioni di investimenti in cantieri pubblici che rischiano di fermarsi. Oggi dev’essere chiaro un aspetto: le imprese edili stanno lavorando sotto costo perché i costi sono aumentati in modo esponenziale rispetto a qualche mese fa. È impensabile continuare così e la decisione di cancellare dal provvedimento la norma è un atto grave ed irresponsabile».

Nel periodo novembre-dicembre 2021, secondo una ricerca di Ance, l’importo complessivo delle gare in Veneto ammonta a 89 milioni ripartendosi in maniera abbastanza equa nei due singoli mesi (42 mln a novembre; oltre 47 mln a dicembre). Tali importi risultano comunque significativamente inferiori al valore di ottobre in cui è stata superata la soglia di 95 mln per effetto di alcuni bandi di valore consistentemente al di sopra della media (basti pensare che la sola azienda ospedaliera di Verona ha indetto una gara con un importo a base di gare pari a 31 mln).

Nello stesso periodo l’ammontare aggiudicato supera i 77 mln, circa l’87% dell’importo totale messo a gara con una media di ribasso che si ripartisce tra il 10,5% di novembre e l’11,1% di dicembre. A livello territoriale è la provincia di Venezia che detiene il primato per l’importo complessivo a gara (oltre 24 milioni) staccando nettamente le altre province: Vicenza e Treviso si attestano al di sopra di 15 mln, Padova 13,7 mln, Verona poco più di 10 mln, Belluno e Rovigo con circa 5 mln. La media di ribasso più elevata si registra a Padova (15,6%), mentre all’estremo opposto c’è Venezia (6,8%). 

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