Come ormai è prassi in questo periodo di emergenza sanitaria e di distanze sociali, il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in videoconferenza stampa a Bruxelles, ha presentato le Previsioni economiche di primavera.
“Dopo una fortissima recessione nel 2020, prevediamo che la ripresa dell’Italia richieda più tempo che negli altri Stati membri dell’Ue – ha esordito Gentiloni – tra i grandi Stati dell’Ue, l’Italia è stata colpita per prima, e con maggior forza dalla pandemia di Covid-19. L’economia si contrarrà del 9,5% quest’anno”.
Nella traccia scritta, un passaggio che Gentiloni ha saltato in videoconferenza, si prevede che la produzione cali del 18% nel primo semestre 2020 in Italia, in termini reali. L’attività economica quest’anno si contrarrà maggiormente in “Italia, Spagna, Grecia, Croazia e, in misura minore, in Francia”.
“La ripresa nell’Ue, come la recessione provocata dalla pandemia, sarà asimmetrica: entro la fine del 2021, solo Germania, Austria, Croazia, Slovacchia e Polonia dovrebbero avere recuperato i livelli dell’ultimo trimestre 2019 – ha spiegato Gentiloni – per contro, il livello di produzione in Italia, Spagna e Olanda è previsto rimanere al di sotto dei livelli di fine 2019 in misura superiore al 2%”.
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