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Ernesto Galli Della Loggia (Corriere della Sera): «L’UE non si oppone fino in fondo alla guerra, si nasconde dietro Orbán»

L’Unione europea sembra non mostrare una reale «volontà di opporsi fino in fondo all’aggressione russa all’Ucraina». A dirlo nel suo editoriale Ernesto Galli Della Loggia. «Per l’ennesima volta l’Unione europea ha mostrato in questi giorni la sua congenita difficoltà, solo dopo estenuanti trattative superata, di prendere le decisioni che contano», dice.

«Ancora una volta si è dimostrato quale trappola senza via d’uscita sia la regola capestro dell’unanimità. Ma non nascondiamoci dietro un dito. Con il suo no ostinato Orbán — il quale forse ne è perfettamente consapevole — ha offerto un comodo alibi a molti altri governi dell’Unione, a cominciare da quello tedesco, che in queste settimane non hanno mancato di manifestare in mille modi la loro scarsa, scarsissima, volontà di opporsi fino in fondo all’aggressione russa all’Ucraina», scrive sul Corriere della Sera.

«Che non ne vogliono sapere (naturalmente cercando di non farlo vedere troppo) di percorrere fino in fondo la via delle sanzioni contro Mosca. Sia chiaro: non si tratta di sottovalutare i pericoli che ci stanno di fronte o tanto meno di augurarsi l’esplosione di chissà quali furori bellicisti. Guai se in circostanze come le attuali non si badasse alla cautela nelle parole e alla ponderatezza dei propositi. Ma il punto» sottolinea l’editorialista «non è questo. È che nell’atmosfera oggi dominante nell’Europa continentale non si respira prudenza e avvedutezza ma dell’altro». «Si respira vo glia di non avere fastidi, di girare la testa dall’altra parte, si sente solo il desiderio di non essere chiamati a scelte importanti e Dio non voglia onerose. E si avverte prepotente ciò che ne consegue: l’intenzione di restare fuori dall’arena dove si decidono le sorti del mondo. Quella non è più roba per noi. È come se il ‘45 avesse inghiottito secoli di storia del continente. Da quella data l’Europa non ha più un passato, non sa più che cosa è, che cosa ci sta a fare nel mondo. Ma qualunque discorso sui valori sembra ridicolo. L’unica cosa che nel discorso pubblico sembra contare sono gli interessi, pressoché solo di quelli si parla ogni sera nei talk show: quanto verrà a costarci la resistenza di questi ucraini che si ostinano a morire pur di difendere il loro paese. Si può essere sicuri» conclude l’editorialista «che a Mosca Putin prende nota soddisfatto».

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