Per combattere la crisi climatica serve «un grande e straordinario “Piano Marshall”, un Piano Laghetti, che ci permetterebbe di garantire di trattenere l’acqua quando piove, distribuirla quando ne abbiamo bisogno e soprattutto produrre energia elettrica da idroelettrica». A dirlo è il presidente dell’Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi) Francesco Vincenzi a margine di un convegno a Bologna per il centenario di Anbi. «Dobbiamo aumentare la resilienza di fronte ai cambiamenti climatici, difendendo l’acqua e difendendoci dall’acqua, dobbiamo garantire sicurezza ai nostri cittadini e dobbiamo garantire l’acqua ai nostri agricoltori», spiega.
«Vogliamo inserire in questi laghetti pannelli fotovoltaici galleggianti» ha aggiunto Vincenzi «senza quindi consumo del suolo, vogliamo dare l’acqua a quei comuni che ancora oggi non ne hanno per l’uso umano e infine vogliamo farli ad altissima valenza ambientale, con bassissimo uso di cemento, valorizzando le terre locali e creando un territorio e un ambiente che diventi fruibile a tutti i cittadini». Per Vincenzi si tratta di «un’opera importante per il nostro Paese, visto che “oggi solo il 10% dell’acqua che piove viene trattenuta».
Dove sviluppare il piano?
«Abbiamo identificato oltre 200 progetti a livello nazionale» ha detto ancora Vincenzi «anche in Emilia-Romagna», senza dimenticare «che tutto questo passa attraverso il confronto reale e democratico con i territori per scegliere sia il posizionamento che le dimensioni secondo le necessità». Il Piano non rientra tra i progetti del Pnrr e, allo stato attuale, richiederebbe 10 anni per la sua realizzazione. Necessario, per Vincenzi «vincere la sfida della burocrazia, per questo stiamo cercando e chiedendo alle Regioni e allo Stato di velocizzare tutte quelle procedure burocratiche che riducono i tempi di realizzazione».