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Nicola Fioravanti (Ceo Intesa Sanpaolo Vita): «Niente ti tutela come una polizza»

«Niente ti tutela come una polizza». Queste le parole di Nicola Fioravanti, ceo di Intesa Sanpaolo Vita, responsabile Divisione Insurance Intesa Sanpaolo e vicepresidente dell’Ania, l’associazione delle compagnie di assicurazione italiane.

«Lasciare i risparmi sul conto in banca è una forma primitiva di difesa, ma niente ti tutela come una polizza. La pandemia ha incrementato la naturale predisposizione degli italiani al risparmio, in un’ottica di protezione del loro futuro. Risorse però che non hanno dispiegato il loro potenziale, rimanendo perlopiù ferme sui conti correnti» in un’intervista al Messaggero.

«Questo mantenimento in liquidità delle risorse, oltre a produrre una perdita del potere d’acquisto, ne determina il mancato impiego in investimenti a favore dell’economia reale. I clienti stanno tenendo i soldi fermi per due motivi in particolare. Da una parte vogliono essere certi di poter aver disponibilità per inconvenienti futuri, sia per quanto riguarda la loro persona (malattie, o infortuni), sia per quanto riguarda il lavoro, o la conduzione della loro attività, mentre d’altra parte ricercano garanzie molto elevate sugli investimenti».

Queste abitudini si possono cambiare «anzitutto attraverso una maggior consapevolezza della gestione dei rischi, elemento sul quale le assicurazioni possono promuovere un vero cambiamento culturale, in particolare evolvendo il proprio ruolo verso la consulenza evoluta basata sulla di fiducia e sui bisogni complessivi di protezione della famiglia», prosegue.

«La fiscalità è una leva importante, che sappiamo essere spesso alla base della spinta verso un cambiamento dei comportamenti: un chiaro esempio è la previdenza complementare. Lo stesso modello potrebbe essere applicato con successo all’ambito della protezione. Considerato che esiste un gap significativo da colmare tra grado di consapevolezza dei rischi e le azioni effettivamente messe in atto dalle persone, gli incentivi fiscali ed economici andrebbero utilizzati in maniera complementare all’educazione finanziaria e assicurativa», spiega.

«Acquistando una polizza la famiglia compra serenità, minimizza i rischi prospettici e tende ad adottare un comportamento orientato sia al consumo, sia all’investimento finanziario, liberando buona parte del risparmio accantonato in liquidità e contribuendo alla creazione di un outlook positivo. L’acquisto di una copertura assicurativa per l’impresa, a partire dalle più piccole, è un investimento finanziario necessario per dare continuità all’impresa stessa e quindi stabilità a chi vi opera e ai fornitori, per avere un migliore merito di credito e per minimizzare la volatilità dei risultati d’impresa», conclude.

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