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Federdistribuzione: “Preoccupano i dati Istat, sostenere i consumi”

Che il Covid-19 abbia creato danni anche dal punto di vista economico ormai è un dato acclarato e lo sancisce anche l’Istat pubblicando i consueti dati. “La stima preliminare sul PIL del primo trimestre è drammatica: il Paese si è bloccato e questo si ripercuote sia sulla componente estera frenando le esportazioni sia sulla domanda interna, con investimenti e consumi che trascinano verso il basso i dati del Pil”. Chi parla è Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione, commentando proprio i dati Istat e il quadro che dipingono sul sistema Italia.

“Un quadro – continua Gradara – destinato a peggiorare ulteriormente, come testimoniano tutte le previsioni fatte dagli istituti specializzati e i dati inseriti dal Governo nell’aggiornamento del DEF. E’ quindi fondamentale pensare da subito a misure di sostegno dei consumi, per rendere questa variabile il vero motore della futura ripresa del Paese”.

Ma non solo. Gradara aggiunge. “Le misure varate sugli ammortizzatori sociali sono utili ma è necessario potervi accedere velocemente e con procedure semplificate per garantirne la massima efficacia e assicurare anche per i mesi successivi la maggiore stabilita’ occupazionale possibile”.

Quindi sull’inflazione. “Secondo le più recenti rilevazioni di istituti esterni – ha detto Gradara – l’inflazione del carrello della spesa è nella grande distribuzione organizzata pari al +1,4%. Anche i dati sull’inflazione di aprile sono la spia di quanto sta succedendo. Se da un lato i cali del petrolio introducono una variazione negativa nella dinamica dei prezzi, dall’altro alcune oggettive difficoltà nelle filiere portano a un rialzo dei beni, prevalentemente quelli alimentari. Il fenomeno – ha concluso – è però sotto controllo e la distribuzione moderna è fortemente impegnata a contenere gli incrementi attraverso politiche commerciali volte alla tutela del potere d’acquisto dei consumatori”

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