Nonostante gli enormi sforzi in termini di investimenti profusi fino a oggi, l’obiettivo degli Accordi di Parigi di ridurre le emissioni di carbonio entro il 2030, per poi azzerarle entro il 2050, è ancora lontano dall’essere raggiunto.
Secondo l’ultimo report di Unep (United Nations Environment Programme), per mantenere il riscaldamento globale a 1,5 gradi è necessario tagliare il 45% delle attuali emissioni di gas serra entro il 2030.
Un traguardo che può essere raggiunto solo con una trasformazione dell’intero sistema.
Proprio per questo Alexandra Christiansen, portfolio manager della strategia Global Climate Engagement di Nordea (è stata lanciata ad aprile dello scorso anno), in un’intervista rilasciata a L’Economia de Il Corriere della Sera, continua a vendere nella lotta al cambiamento climatico un’enorme opportunità di investimento, soprattutto in quelle aziende snobbate dal mercato perché considerate non sostenibili.
“Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito a una crescita importate delle masse gestite dalla nostra strategia Global Climate and Environment che, investendo in società che forniscono soluzioni per le problematiche legate al clima, è riuscita a sovraperformare il benchmark di riferimento (negli ultimi 5 anni, secondo dati Morningstar, ha ottenuto un rendimento annualizzato del 12,10% contro il 3% dell’indice di riferimento e il 4,98% della categoria Azionari settore ecologia, ndr)”, argomenta l’esperta di Nordea.
“Di conseguenza, c’è stata una fuga di capitale da quella fetta di mercato considerata meno valida”.
“E questo, per asset manager come noi che investono nel clima, rappresenta un’opportunità interessante, perché proprio queste società che sono state escluse dai portafogli sostenibili potrebbero diventare fondamentali per permettere al mondo di raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni.
Così, abbiamo deciso di lanciare una strategia, la Global Climate Engagement, che mira a trovare le migliori occasioni tra le storie incomprese, valutando sia la loro convinzione nel raggiungimento delle zero emissioni sia la loro disponibilità a collaborare con noi”.